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C’è una Roma che lotta. Kluivert: “Non scappo e mi alleno duro”. Kolarov: “Ma a maggio non si riparte”

LaPresse

Boniek: "L'annullamento dei campionati è possibile". L'Arsenal tratta la cessione di Mkhitaryan con i giallorossi. In Francia parte il taglio degli stipendi per i calciatori

Valerio Salviani

Sono giorni di incertezza e paura. Il mondo è prigioniero del virus e la lotta è ancora tutta in salita. I programmi, i progetti, il futuro, cambiano di ora in ora. Difficile capire oggi che ne sarà di noi, per il momento si resta a casa a lottare. Lo fanno anche i giocatori della Roma, che continuano ad allenarsi nei giardini e nelle palestre home made con la speranza che si possa davvero ripartire a maggio. Secondo Aleksandar Kolarov è una speranza destinata a essere disillusa: “Il calcio non è una priorità in questo momento. E francamente non so come si possa ricominciare a maggio e finire entro il 30 giugno. Lo spero, ma non sono molto ottimista” ha detto a Sportklub.

CHI SCAPPA, CHI RESTA - Mai banale Kolarov, che a casa continua a seguire gli sviluppi come tutti. E mentre Higuain prende l'aereo per tornare in patria così come Pjanic e Khedira, con la speranza di allontanarsi dall'emergenza, Kluivert ammonisce: "Ritornare in Olanda? Anche se potessi, non lo farei. E lo dico mentre la mia famiglia è lì. Non voglio correre rischi". L'esterno della Roma, attivissimo in questi giorni sui social, aggiunge: "A casa ho tutti gli attrezzi di cui ho bisogno per allenarmi. Ogni mattina mi alleno in modo da rimanere in forma e continuare a muovermi“. La Serie A intanto si spacca tra chi come i giallorossi ha fermato i tesserati fino a data da destinarsi, evitando dunque il rischio di infettarsi, e chi come la Lazio ha invece fissato la data per il ritorno agli allenamenti.

TAGLIO AI SALARI - Il ritorno in campo in ogni caso non avverrà senza dolori. Oltre a capire se si potrà effettivamente ripartire tra fine aprile (come fissato dalla Premier) e inizio maggio, si dovrà fare i conti con le ingenti perdite economiche che stanno costringendo già i primi club a prendere provvedimenti con il taglio degli stipendi dei calciatori. Ad aprire "le danze" la Ligue 1 con Lione, Bordeaux e Amiens(se ne aggiungeranno delle altre a breve). I giocatori del Borussia Moenchegladbach si sono mossi in autonomia rinunciando ai compensi per aiutare il club. E in Italia il Ministro dello Sport Spadafora e il presidente della Figc Gravina hanno già sdoganato l'argomento. Secondo Zibi Boniek l'annullamento dei campionati è un rischio che non va escluso. Capitolo mercato: Roma e Arsenal provano a guardare al futuro. Sul piatto il trasferimento di Mkhitaryan in giallorosso. I Gunners ora aprono alla cessione dell'armeno: la richiesta è di 21 milioni.