Dopo la comunicazione ufficiale dell'addio di De Rossi e la conferenza stampa di ieri, oggi è stato il giorno della contestazione dei tifosi: nella notte striscioni in tutta la città, da Trigoria fino alla sede dell'Eur, poi nel pomeriggio gli ultras si sono riuniti fuori il Fulvio Bernardinidove hanno fatto sentire la propria voce: "Noi l'A.S. Roma, voi azienda funebre" è solo un dei messaggi esposti sotto la pioggia. Poi si sono avvicinati al cancello del centro sportivo, chiedendo di poter parlare con qualcuno della società che gli spiegasse la scelta e le motivazioni del non rinnovo di contratto di De Rossi. Secondo la ricostruzione di alcuni presenti, la risposta sarebbe stata di scegliere un rappresentante che incontrasse Mauro Baldissoni nella sede dell'Eur. I tifosi però avrebbero subito rifiutato, insistendo con la loro richiesta. A quel punto sono usciti Massara, Ranieri e De Rossi: il più attivo proprio il tecnico giallorosso, che avrebbe dato la colpa della situazione a Pallotta e Baldini (che sarebbe stato soprannominato con l'appellativo di testa grigia a Londra). Daniele invece avrebbe raccontato di non poter accettare un eventuale passo indietro della società: "Se mi chiedessero di firmare ora, per dignità direi di no".
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Trigoria, la ricostruzione dei tifosi: Ranieri contro Pallotta e Baldini
Il tecnico avrebbe dato la colpa della situazione ai due grandi "assenti", mentre il capitano avrebbe detto ai tifosi di non poter accettare per dignità neanche un eventuale passo indietro della società
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