Hanno suscitato tantissime polemiche le parole del politico della Lega Roberto Calderoli, ministro durante il governo Berlusconi e vicepresidente del Senato, che è intervenuto sul tema dei post di Under e Demiral dei giorni scorsi: "Se i calciatori turchi della Juventus e della Roma vogliono fare i nazionalisti e applaudire all'attacco militare della Turchia contro i curdi lo vadano a fare a casa loro, a Istanbul o ad Ankara. Sono pro Erdogan? Benissimo, tornino a giocare in Turchia, vadano al Galatasaray, al Besitkas, al Fenerbahce o dove vogliono, così potranno applaudire il loro regime direttamente da sotto il balcone del presidente".
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Calderoli attacca Under: “Torni nel suo Paese”. La stampa turca: “Il solito razzista”
Dopo il post dell'attaccante della Roma e di Demiral, il politico della Lega ha sbottato: "Vadano ad applaudire il loro regime direttamente da sotto il balcone di Erdogan". Ma le sue parole non sono piaciute...
Ma non è finita qui. "Bene hanno fatto i tifosi juventini e romanisti a chiedere loro sui social di andarsene e sfilarsi la maglia dei loro club. Mi unisco alla richiesta, andatevene in Turchia e rinunciate ai vostri ingaggi milionari pagati dai club italiani: l'Italia è per la democrazia e per la pace, l'Italia è per la libertà, per il rispetto dei popoli e della vita altrui. Non siete d'accordo? Tornatevene in Turchia dal vostro Erdogan".
REAZIONI - Parole che non sono decisamente piaciute né ai turchi che vivono in Italia, che hanno attaccato Calderoli sui social, né alla stampa turca. La risposta più dura è arrivata da "Fanatik", che ha definito "razzista" l'ex ministro per poi dedicargli un paragrafo: "Non è nuovo a questa retorica razzista. Nel 2013 il politico bergamasco paragonò il primo ministro di colore in Italia Cecile Kyenge a un orango. Si difese dicendo che stava scherzando, ma la corte lo ha condannato a 18 mesi".
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