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Bonucci, niente più derby a casa: “Dall’addio di Belotti mio figlio tifa Juve”

bonucci
Il piccolo Lorenzo, ora dieci anni, delusissimo dall'addio del Gallo ai granata. Il papà racconta: "Arrivato Ronaldo, andato via Belotti, questo sarà il primo Derby dove tutto il tifo della famiglia sarà rivolto verso l'unica bandiera bianconera"

Redazione

L'addio di Andrea Belotti al Torino è stata una brutta botta per i tifosi granata. Oggi Pasquale Bruno non ha usato mezzi termini: "Irrispettoso, non si è comportato da uomo". Ci sarà rimasto malissimo anche Lorenzo Bonucci, figlio di Leonardo, tifosissimo del Toro in una famiglia juventina e nonostante il ruolo di capitano bianconero del papà. Per il piccolo Lorenzo, dieci anni, il Gallo è sempre stato un vero e proprio idolo, ma dal suo addio ai granata adesso la famiglia Bonucci è diventata tutta bianconera. A raccontarlo è stato lo stesso capitano della Juve, che ha pubblicato una lettera su 'La Repubblica' alla vigilia del Derby della Mole: "Sono sempre partite suggestive da giocare, l’adrenalina sale parecchio e fino a qualche tempo fa dovevo pure mantenere un certo contegno tra le mura domestiche per non dare troppo dispiacere a mio figlio Lorenzo. Poi è arrivato Ronaldo,è andato via Belotti e questo sarà il primo Derby dove tutto il tifo della famiglia sarà rivolto verso un’unica bandiera: quella bianconera! Il bello dello sport è accendere una passione e sostenere la propria fede e per questo non vedo l’ora di scendere in campo, vedere lo stadio pieno e dare tutto, insieme alla mia squadra, per portare a casa il risultato. Ad ognuno il proprio Derby, a patto che sia uno spettacolo per il calcio, dentro e fuori dal campo".

Martina Maccari, moglie di Bonucci, tempo fa aveva raccontato proprio la passione torinista del figlio Lorenzo:“Dovete sapere, dorme con un cappello con la cresta di Belotti attaccato al lettino". E lo stesso Leonardo aveva poi aggiunto quasi rassegnato: "Gli proibisco di frequentare i suoi migliori amici dell’asilo o me lo tengo così. Ci corre per casa imitando la cresta. Voleva farsi stampare sul retro della maglia granata il nome di Pogba ma gli ho detto che no, questo proprio non me lo poteva fare”. Una passione, quella granata, nata grazie al suo migliore amico all'asilo, ma ora il piccolo Lorenzo è stato costretto a mettere nel cassetto del comodino il cappello con la cresta, che ora si alza all'Olimpico.