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Belotti, cresta bassa e numeri flop: la Roma si interroga

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Con solo qualche spezzone di gara e tante panchine, che hanno tolto l’entusiasmo dei primi giorni nella capitale, è a serio rischio per lui l'idea del possibile rinnovo

Redazione

"Sospensione del giudizio" è un modo giuridico per prendere tempo e valutare qualcuno quando è sotto accusa. Andrea Belotti è il protagonista del processo in questi giorni a Roma. Prestazioni opache che non hanno spostato nulla o quasi in questo inizio di stagione, un rigore sbagliato contro il Torino a due minuti dalla fine e un possibile rinnovo di contratto che, al momento, non si merita.

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Il futuro del 'Gallo' a Roma

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Zero gol, zero assist e 12 partite giocate in Serie A (di cui due da titolare), 5 presenze in Europa League e solo 2 reti arrivate nella competizione prima contro l'Helsinki e poi con il Betis. Numeri troppo bassi e che iniziano ad infastidire la piazza romanista, proprio perché il 'Gallo' era arrivato a Roma come possibile "jolly" per Mourinho in periodi di magra in attacco. "Andrea è una scommessa del club, non mia" erano state le parole dello Special One nel post partita contro i finlandesi all'Olimpico. Parole dure ma che a a settembre passarono inosservate perché ancora troppo presto per tirare le somme. Adesso è diverso e qualche cattivo pensiero è inevitabile. Con solo qualche spezzone di gara e tante panchine, che hanno tolto l’entusiasmo dei primi giorni nella capitale, è a serio rischio per lui l'idea del possibile rinnovo. L'attuale contratto sottoscritto con il club ha scadenza il 30 giugno. L'opzione di prolungamento per due stagioni è prevista allo scattare della 21esima presenza in maglia giallorossa in campionato. Manca poco al traguardo e il Mondiale arriva al momento giusto: sarà una lunga pausa utile al numero 11 della Roma per fare ordine mentale. Ma se le prestazioni non dovessero arrivare - anche velocemente - la società è obbligata a riflettere e a non escludere un dietrofront magari con una possibile vendita a gennaio.

Martina Stella