Tra Roma e Atalanta c’è (purtroppo) oggi una distanza siderale: in classifica, in termini di entusiasmo e in parte anche sotto il punto di vista del costo parco giocatori. Una anomalia nella storia della serie A considerata la storia dei due club. Eppure c’è un giocatore nella Roma che all’Atalanta aveva fatto tanto gola e che può rappresentare una speranza anche per il futuro. Tammy Abraham, infatti, era stato scelto da Gasperiniper il dopo Zapata. In molti in estate davano l’arrivo dell’inglese a Bergamo per scontato in caso di partenza di Duvan verso Milano sponda nerazzurra. Poi arriva la confessione del presidente Percassi: "Abraham è un esempio di cosa siamo e di cosa non possiamo essere. Conosciamo il ragazzo da tempo, ma costo del cartellino e ingaggio sono da grande club. Noi abbiamo un’altra dimensione. Sto solo difendendo scelte che consideriamo fondamentali per il futuro della società. Primo l’equilibrio nei conti”. Proprio in quei giorni la Roma aveva messo Tammy nel mirino per sostituire Dzeko che guarda caso andava a superare Zapata nella corsa al dopo Lukaku. Un incrocio di mercato che per una volta ha sorriso alla Roma in virtù di due fattori che l’Atalanta non aveva: la voglia di investire 40 milioni e la presenza di Mourinho. Determinante per convincere Abraham a venire in Italia.
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Atalanta-Roma, lo Special Saturday di Abraham tra mercato e digiuni con le big
In estate l'inglese è stato a un passo da Bergamo per sostituire Zapata. Ora cerca il primo gol contro una big
Abraham e la Roma: contro le big è buio pesto
L’impatto dell’inglese sulla serie A deve aver fatto nascere qualche rimpianto anche nel cuore di Percassi, ma col proseguo del campionato l’Atalanta ha avuto modo di rincuorarsi. Oggi i numeri dei due reparti offensivi sono evidenti: quindici i gol di quello atalantino, nove quelli giallorossi. Abraham, tra pali e adattamento al calcio italiano, è comunque con 4 reti l’attaccante più prolifico anche se ben lontano dalle 9 di Zapata. A mancare, rispetto al colombiano e non solo, sono le marcature contro le grandi. Al momento, infatti, Tammy ha marcato visita con Lazio, Milan, Napoli e Juve (dove un gol regolare gli è stato annullato) mentre l’Inter l’ha dovuta saltare a causa di una squalifica assurda. Inutile dire che Zapata è risultato decisivo in tutte le partite sopra menzionate con gol e assist. Merito soprattutto di un gioco di squadra collaudato che nella Roma di Mourinho stenta a decollare. Sabato, anzi Saturday, Abraham giocherà al fianco di Zaniolo nello stadio che lo avrebbe visto protagonista. E cerca il primo gol davvero pesante di un girone d’andata che l’ha visto primeggiare in Europa per numero di pali colpiti (8) e per la voglia che ha comunque messo in (quasi) tutte le partite. A Bergamo, però, servirà molto di più. Per far rinascere rimpianti e soprattutto per provare a portare una vittoria che contro una big in una gara decisiva manca dal 2 novembre 2019 contro il Napoli. Una eternità.
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