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GLASGOW, SCOTLAND - OCTOBER 04: Former Rangers player Lorenzo Amoruso prior to the Ladbrokes Scottish Premiership match between Rangers and Ross County at Ibrox Stadium on October 04, 2020 in Glasgow, Scotland. Sporting stadiums around the UK remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Ian MacNicol/Getty Images)
Lorenzo Amoruso, ex difensore e storico capitano dei Rangers tra il 1997 e il 2003, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia della trasferta europea della Roma ai microfoni di Radio Manà Manà Sport Roma. Di seguito le sue parole:
Che partita attende ad Ibrox la Roma di Gasperini?
“La Roma ha tutto da perdere. È una squadra forte, pronta ad attaccare e a ripartire. Assimilare tutto ciò che Gasperini sta proponendo non è facile e ci vorrà qualche mese. I Rangers erano in un periodo bruttissimo. È un campionato molto particolare quello scozzese, ma i Rangers sono obiettivamente poca roba. La Roma non si può permettere di dargli confidenza, servirà andare lì e fare la partita, per mettere subito il risultato al posto giusto”.
Cosa ha portato i Rangers in questa crisi? “Dal fallimento in poi c’è stata l’annata di Gerrard, poi decise di affrontare l’esperienza della Premier dove ha fallito. Ci sono state tante scelte scellerate, allenatori non all’altezza. Quello scozzese è sempre stato un campionato a due squadre, Celtic e Rangers. Arrivare secondi lì quindi è un fallimento. È subentrata una nuova proprietà molto ricca e ambiziosa, ma per ora hanno sbagliato tutto: approccio, allenatore, acquisti. Gli errori non sono quelli di oggi, ma quelli passati”.
Ci aiuti a capire la rivalità tra Rangers e Celtic. “È forse ancora più sentita del derby di Roma. Ho tanti amici che sono stati sia alla Roma sia alla Lazio. Quello di Roma è un derby di sport, quello scozzese è storia. Sono due modi diversi di pensare la religione, la cultura e la vita. I cattolici prima non giocavano nei Rangers, io sono stato il primo e unico capitano cattolico dei Rangers. Tanti anni fa non esistevano coppie di fidanzati che sostenessero le due squadre diverse”.
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