

John Arne Riise
- Nazionalità:Norvegia
- Data di nascita:24 settembre 1980
- Altezza:180 m
- Peso:95kg
- Piede:Sinistro
- Valore di mercato: mln
PROFILO
Biografia
John Arne Riise è un ex calciatore, nato ad Alesund, in Norvegia, il 24 settembre del 1980. Riise era un difensore in grado di giocare anche a centrocampo e, durante la sua carriera, ha occupato entrambe le posizioni in campo. In Italia ha indossato solo la maglia della Roma, dal 2008 al 2011. Si è fatto amare subito dai tifosi, per il suo impegno in campo e perché ha subito dimostrato un forte legame affettivo con l’ambiente e con la squadra. La vita privata di Riise è stata piuttosto movimentata, nel 2003 era sposato con la modella Guri Havnevik, norvegese anche lei, con cui era fidanzato da giovanissimo ma i due si sono lasciati solo un anno dopo il matrimonio. Con la modella, il difensore, ha avuto una bambina, Ariana. Una seconda figlia l’ha avuta invece dal secondo matrimonio, con Maria Elvegard, nel 2009. Anche questo matrimonio ha avuto vita breve, terminando nel 2012. La terza moglie si chiama invece Angelica.
Curiosità
Che fine ha fatto John Arne Riise? Dopo aver lasciato il calcio da giocatore, Riise ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore. Una volta completato il corso, il norvegese ha allenato il Flint, in terza divisione. Una volta conclusa l’avventura, ha accettato di guidare l’Avaldnes IL, squadra femminile che milita nella prima divisione del suo paese. Riise è anche un giocatore di poker professionista, ha fondato un team di giocatori per partecipare ai principali tornei di questo gioco di care in giro per il mondo.
Perché Riise veniva chiamato il ‘re degli SMS’ (SMS Kongen)? Perché, per dimostrare la sua grande passione per le donne, gli capitava di inviare dei messaggi proprio a delle ragazze belle e famose.
La carriera
John Arne Riise è nato come difensore esterno sinistro ma, nel corso della sua carriera, ha giocato anche come centrocampista, sempre sinistro. Era dotato di una buona prestanza fisica, alto 180 kg per 95 kg di peso. Il suo piede era il mancino ed una delle sue caratteristiche era anche il tiro potente, da lontano, che gli ha permesso di segnare diverse reti, anche su calcio piazzato. A 15 anni ha cominciato a giocare nel settore giovanile dell’Alesund, società calcistica norvegese della sua città che milita nella seconda divisione del campionato nazionale. A 17 anni ha esordito nel massimo campionato e meno di un mese dopo, nel giugno del 1997, ha segnato il suo primo gol. Riise ha giocato un altro anno nella squadra che lo ha visto nascere calcisticamente e, nell’estata successiva, viene acquistato dal Monaco. Era il 1998 e Riise ancora non aveva compiuto 18 anni, quindi, inizialmente, è stato aggregato al settore giovanile. Passato in prima squadra, ha segnato il suo primo gol nel febbraio del 2000 e alla fine di quella stagione il Monaco ha vinto il campionato. L’anno successivo non è stato così prolifico per il club, arrivato solo undicesimo alla fine della stagione, ma Riise ha comunque attirato molte attenzioni su di se, tanto da destare l’interesse del Liverpool. Così, nell’estate del 2001 si è trasferito in Inghilterra. Col il Liverpool ha vinto subito la Charity Shield battendo il Manchester United e la supercoppa Uefa contro il Bayern di Monaco. Proprio contro i tedeschi ha segnato la sua prima rete con la maglia degli inglesi ed ha cominciato la prima stagione con loro già con due trofei conquistati. La prima rete in campionato è arrivata il 15 settembre, contro l’Everton. Ha chiuso l’annata giocando 56 partite, è stato il calciatore del Liverpool più impiegato dal tecnico, ed ha segnato 8 reti. Riise ha passato 7 anni nel club inglese, e la seconda stagione è stata anche migliore rispetto alla prima (le partite giocate sono state sempre 56), coronata vincendo anche la coppa di Lega. Il primo gol in Champions è arrivato nel febbraio del 2005, contro il Bayer Leverkusen. Ed è stata una cavalcata vincente, quella compiuta dai Reds, in quell’anno. Riise infatti, con i compagni è stato uno dei protagonisti (nel bene e nel male), della clamorosa vittoria nella finale del torneo contro il Milan, nonostante il rigore sbagliato proprio dal norvegese. Il 25 maggio del 2005, rimasta nella memoria dei tifosi rossoneri, il Liverpool ha rimontato una partita che perdeva per 3-0, riuscendo poi ad assicurarsi il trofeo dopo i calci di rigore, nonostante l’errore dal dischetto proprio da parte del difensore. Riise si è sicuramente riscattato circa un anno dopo. Il 13 maggio del 2006, durante la finale di FA Cup contro il West Ham, ha segnato il rigore decisivo per far vincere il trofeo alla sua squadra. Sette anni intensi e pieni di vittorie sono stati quelli vissuti dal norvegese con la maglia dei Reds. E durante lo stesso periodo Riise ha fatto parlare di se anche per episodi esterni al campo. Come quella volta che ha avuto un acceso diverbio con il suo compagno di squadra Bellamy. I due sono arrivati fino alle mani, separati poi dall’allora allenatore del Liverpool, Benitez. In quella stagione, il calciatore ha avuto di nuovo modo di arrivare fino alla finale di Champions, persa questa volta, di nuovo contro il Milan. La settima stagione probabilmente è stata la meno prolifica. Rafael Benitez gli preferiva Fabio Aurelio, più propenso alla fase difensiva. Riise, non proprio fortunato in quell’annata, ha segnato anche un’autorete nella semifinale di andata di Champions, contro il Chelsea che di fatto ha condannato il Liverpool all’eliminazione dalla competizione. Dopo 348 partite, 31 gol e sette anni passati con il club inglese, il norvegese ha lasciato l’Inghilterra per trasferirsi alla Roma che ha versato 5 milioni di euro nelle casse dei Reds. Era l’estate del 2008 e il 24 agosto Riise ha esordito con i giallorossi nella gara di Supercoppa Italiana contro l’Inter, persa ai rigori. Sulla panchina c’era Luciano Spalletti che ha notato delle qualità nel difensore, tali da permettergli e spingerlo a metterlo al centro della difesa, per necessità e diverse defezioni che si erano registrate in quella stagione. Riise ha mostrato immediatamente il suo attaccamento alla maglia, all’ambiente e la sua propensione per il lavoro, adattandosi anche a giocare in ruoli diversi dai suoi. Tutte caratteristiche che gli hanno permesso di essere amato dalla piazza, un amore che lui ha ricambiato immediatamente. Nella stagione 2009-10, con Ranieri che ha sostituito in corsa Spalletti, ha segnato la sua prima rete su punizione, mentre sui calci di rigore aveva già dimostrato la sua potenza nel tiro. I suoi gol, in quella stagione, hanno segnato dei traguardi importanti, come la vittoria sulla Juventus in trasferta che mancava da 9 anni. Poi contro il Siena, in campionato, ha portato i giallorossi a vincere e rilanciarsi per la corsa scudetto (sfumata poi per la sconfitta subita con la Sampdoria in casa). Gli anni vissuti nella capitale sono stati tre, ma il suo legame con i colori è rimasto vivo, anche dopo anni e Riise non ha mai perso occasione per ricordarlo, anche dopo aver dato l’addio al calcio. La stagione 2009-10 è stata chiusa, dal calciatore, con 52 presenze in campo e 8 reti. La successiva, ultima in giallorosso, di gare ne ha giocate 42, l’unico gol è arrivato nella supercoppa Italiana persa contro l’Inter. Nel luglio del 2011 ha dato l’addio alla Roma (dove ha totalizzato 136 presenze e 11 gol), ed è tornato in Inghilterra, sponda Fulham, dove ha giocato con il fratello Biom Helge. Questa non è stata sicuramente la sua migliore avventura, soprattutto era considerato una riserva e spesso si è seduto in panchina. Piano piano ha perso confidenza con il campo e con il gol. Ha chiuso il suo secondo periodo inglese con 87 presenze totali in tre anni e neanche una rete all’attivo. Nel giugno del 2014 è andato a scadenza di contratto, un percorso quasi naturale visto che comunque al Fulham non era considerato un perno della squadra. Giocatore e club si sono divisi senza troppi convenevoli, a parametro zero è passato all’Apoel Nicosia, squadra di Cipro con cui è tornato a giocare in Champions League ed ha vinto lo scudetto. Dopo l’avventura cipriota, si è trasferito in India, al Delhi Dynamos, in cui erano approdati anche altri calciatori di un certo spicco, come Roberto Carlos. Riise è rimasto in India per una sola stagione – durante la quale ha segnato un solo gol – poi è tornato a casa, nella squadra che lo aveva lanciato, l’Aalesund. All’inizio il calciatore era bloccato per un accordo con uno sponsor di una società di scommesse, per cui non sarebbe potuto tornare a giocare in Norvegia. Riise ha giocato 10 partite con la sua vecchia società, poi però ha dovuto lasciare perché i vecchi accordi con lo sponsor in questioni, prevedeva che andassero in onda degli spot pubblicitari anche successivamente alla rescissione del contratto. Per questo motivo, alla fine il difensore ha dovuto lasciare la Norvegia ed è tornato in India, dopo che aveva detto di voler lasciare il calcio giocato. Così ha deciso di provare ancora e ha giocato dieci giornate di campionato indiano ha deciso di confermare la scelta di appendere gli scarpini al chiodo per non avere più ‘le condizioni mentali giuste’ per continuare. Lasciata l’India, un mese dopo ha avuto un nuovo ripensamento perché gli è arrivata un’offerta da parte di una squadra norvegese. Così, nell’aprile del 2017 ha deciso di firmare per il Rollon, squadra del 5° livello del campionato nazionale, la cui stagione si svolge da aprile a ottobre. Quella con il Rollon non è stata la sua ultima esperienza sul campo. Cinque anni dopo aver chiuso l’avventura con la divisione locale, ha giocato ancora con l’Avaldsnes, della 5° divisione norvegese. E’ stata la sua ultima squadra, finito il campionato, nell’ottobre del 2024, ha smesso di giocare a calcio.
Nazionale
Riise ha cominciato ad indossare la maglia della nazionale dall’under 15, dove ha esordito a luglio del 1996. Nel febbraio del 1997 è passato all’U16, per poi farsi tutta la trafila fino all’Under 21, con cui ha debuttato l’8 febbraio del 1999 contro la Finlandia in una partita vinta per 2-0. E’ rimasto con le giovanili fino al gennaio del 2000. In quella data ha fatto il suo esordio con la nazionale maggiore contro l’Islanda e nel giugno dello stesso anno ha partecipato alla spedizione in Belgio e Olanda per gli Europei. Era a disposizione del commissario tecnico, ma non ha giocato neanche un minuto della competizione. Due anni dopo ha intrapreso il percorso per le qualificazioni agli europei del 2004. Un percorso cominciato nel 2002 e proprio a settembre dello stesso anno ha segnato il suo primo gol con la maglia della Norvegia, contro la Danimarca. La nazionale di Riise alla fine si è qualificata al secondo posto del girone di qualificazione, dovendo così giocare lo spareggio con la Spagna per un posto alla fase finale. Posto che si sono aggiudicati proprio gli iberici e quindi ancora una volta, Riise ha dovuto rinunciare a giocare anche un minuto nella competizione. Stessa cosa è successa per i mondiali successivi, del 2006 in Germania. Ancora secondi nel girone di qualificazione, i norvegesi hanno perso lo spareggio contro la Repubblica Ceca. L’avventura di John Arne Riise con la nazionale si è concluso il 22 marzo del 2013, quando è stato lo stesso giocatore ad annunciare il suo addio alla maglia della selezione del suo paese. Il difensore ha giocato in totale 110 partite ufficiali e segnato 16 reti, mai in una competizione iridata. Sono state 27 le gare giocate valide per qualificazioni mondiali, 26 per quelle di qualificazione agli europei, senza però raggiungere mai la fase finale di nessuna delle due competizioni.
Palmares
Il palmares di Riise è piuttosto ricco di trofei, conquistati soprattutto nei 7 anni trascorsi al Liverpool. Il difensore ha cominciato a collezionare vittorie con il Monaco, con cui ha vinto il campionato nel 1999-00. Con i francesi ha vinto anche una supercoppa. Approdato in Inghilterra, Riise ha conquistato due Community Shield, una nel 2001 l’altra nel 2006. Poi una coppa di Lega nel 2003 e una coppa d’Inghilterra, nel 2006. Sempre con il Liverpool si è aggiudicato due volte la Supercoppa Europea e soprattutto una Champions League nel 2005. Con l’Apoel Nicosia ha vinto di nuovo lo scudetto nel 2015 Sempre con i ciprioti ha conquistato una coppa nazionale.