11Attaccante
Francesco Ciccio Graziani

Francesco Ciccio Graziani

  • Nazionalità:Italia
  • Età:71 (16 dicembre 1952)
  • Altezza:1.80 m
  • Peso:76kg
  • Piede:Destro
  • Valore di mercato: mln

PROFILO

BIOGRAFIA

Francesco Graziani, detto Ciccio, è nato a Subiaco (in provincia di Roma), il 16 dicembre del 1962. E’ un ex calciatore che giocava nel ruolo di attaccante il cui nome è legato al Torino, in cui ha militato per otto anni, ma anche alla Roma, dove ha giocato dal 1983 al 1986. In entrambe le occasioni ha avuto la possibilità di partecipare alla Coppa dei Campioni, con i giallorossi è arrivato fino alla storica finale persa con il Liverpool. Dopo aver dato l’addio al campo, come calciatore, ha intrapreso la carriera di allenatore ed ha partecipato ad un reality che he messo in luce le sue doti da personaggio della tv, al pubblico. ‘Campioni, il sogno’, era uno show incentrato sulla squadra di calcio del Cervia di cui Graziani era l’allenatore. Ciccio è uno dei Campioni del Mondo del 1982. Con il Torino detiene tutt’ora il record come 7° marcatore della storia granata dietro a Valentino Mazzola. Era un attaccante di qualità, bravo nel gioco aereo, un vero bomber dal gol facile, ricordato anche per il suo carattere genuino, puro e schietto, che gli ha permesso, nel corso degli anni di essere amato dal pubblico televisivo. Ha un figlio che ha seguito le sue orme, Gabriele, prima calciatore – anche lui attaccante – diventato poi dirigente sportivo.

LA CARRIERA

Ciccio Graziani, questo il nome con cui è noto praticamente da sempre, ha cominciato a giocare a pallone nella squadra del suo paese, Subiaco. E’ entrato nella Vis Subiaco che era ancora un bambino, poi è passato al Bettini Quadraro, una squadra di Roma in cui ha giocato dal 1967 al 1970. A 18 anni è stato notato dall’Arezzo che si è assicurato il suo cartellino, ma è rimasto nelle giovanili per la prima stagione facendo la sua apparizione, in serie B contro il Cesena il 30 maggio del 1971. Ha giocato da titolare anche la partita successiva contro l’Atalanta. Ha cominciato ad umentare il suo minutaggio, in prima squadra, nell’anno successivo, scendendo in campo per 12 volte, tutte in campionato (sempre nella serie cadetta), dove ha segnato anche due reti: una contro il Monza, l’altra con il Bari valsa la vittoria dell’Arezzo. L’anno della sua consacrazione, quello in cui è diventato titolare della squadra, è il 1972/73, l’ultimo che ha passato nel club toscano e, durante il quale, ha giocato 34 partite in serie B e 4 in coppa Italia segnando un totale di 10 reti. In quel periodo era già del Torino, che però aveva scelto di lasciarlo maturare ancora un anno nella serie cadetta. Finito il campionato e visto quando fosse cresciuto, i granata hanno deciso di portarlo in squadra, Graziani doveva compiere 21 anni. E’ cominciata così la sua avventura a Torino, durata otto anni intensi, sono stati quelli della conferma che avesse delle doti importanti e con il Toro ha fatto il suo esordio i Serie A il 18 novembre del 1973 contro la Sampdoria, un esordio coronato al meglio visto che ha segnato la sua prima rete nella massima serie – delle sei totali di quell’annata - proprio in quell’occasione.

Nello stesso anno ha esordito in coppa Uefa, ma i granata sono usciti al primo turno. Il suo secondo anno è stato intenso, con 42 partite, tra campionato e coppe e 16 gol. Nel 1975/76 è diventato campione d’Italia e nella stagione successiva è arrivato a segnare 21 gol in campionato diventando capocannoniere; ha fatto il suo esordio in coppa dei Campioni e ha segnato contro il Malmoe a cui si è aggiunto il gol in coppa Italia contro l’Ascoli. Contro il BorussiaMonchenglabach addirittura ha giocato come portiere per l’espulsione di Castellini. Alla fine, con la maglia del Toro, sono stati 122 i gol segnati in otto stagioni e 288 presenze. Nel 1981 è passato alla Fiorentina dove è rimasto due stagioni ed ha sfiorato lo scudetto nel 1981/82. Dopo due anni, 64 presenze e 18 gol è passato alla Roma, per il campionato 1983/84, indossando la maglia con lo scudetto sul petto che i giallorossi avevano conquistato nella stagione precedente. Per la seconda volta nella sua carriera, Ciccio Graziani, ha avuto la possibilità di giocare la Coppa dei Campioni. La Roma è arrivata fino alla finale, persa ai rigori con il Liverpool e uno dei tiri sbagliati dagli 11 metri e che hanno condannato i giallorossi è stato proprio di Graziani. Sempre con i capitolini ha sfiorato un altro scudetto, nel 1986, quello perso a causa della sconfitta con il Lecce in casa per 3-2. E quella è stata la sua ultima stagione con la Roma che ha lasciato dopo 96 partite e 20 gol, ma nonostante la sua militanza nella capitale non sia stata lunga, ha conquistato l’affetto della piazza e anche lui è rimasto legato all’ambiente. Dopo la Roma è passato all’Udinese all’età di 34 anni e ci è rimasto fino al 1988 per il suo ultimo anno di serie A. Ha chiuso la carriera nella squadra australiana APIA Leichhardt.

LA NAZIONALE

Francesco Graziani ha vissuto un’ottima carriera anche con la maglia della nazionale. Campione del mondo del 1982, ha giocato 64 partite in maglia azzurra e segnato 23 gol. Nel mondiale di Spagna, che ha visto trionfare l’Italia di Bearzot, ha segnato una rete contro il Camerun durante la fase a gironi risultata poi decisiva per il passaggio del turno. Durante la finale, però, si è infortunato alla spalla dopo soli 7 minuti ed ha dovuto lasciare il campo. Ha esordito, in nazionale, il 19 aprile del 1975 (dopo aver giocato nell’Under 21 il 10 ottobre del 1973), contro la Polonia in una partita di qualificazione agli europei del 1976 a poco più di 22 anni, sulla panchina c’era Fulvio Bernardini. Ha giocato 12 partite di qualificazione ai mondiali, 6 per gli Europei, 10 in coppa del Mondo e 4 in un campionato europeo. La sua ultima gara risale al 29 maggio del 1983, contro la Svezia, in una gara per le qualificazioni agli europei.

PALMARES

Francesco Graziani è diventato campione del mondo nel 1982, in Spagna, giocando tutte le partite da esterno sinistro, per sostituire l’infortunato Bettega. Con il Torino è diventato campione d’Italia nel 1976, mentre con la Roma ha vinto due volte la coppa Italia nel 1983/84 e nel 1986/86. Si è laureato due volte capocannoniere, nel 1980/81 in coppa Italia con 5 reti e nel 1976/77 in Serie A con 21 gol.

LA CARRIERA DA ALLENATORE

Appena terminata la carriera da calciatore, Ciccio Graziani si è seduto sulla panchina della Fiorentina dopo l’esonero di Giorgi, per le ultime 4 giornate di campionato. Era la stagione 1989/90 e ha guidato la Viola alla salvezza, oltre ad aver raggiuto la finale di coppa Uefa (persa contro la Juventus). Nella stagione successiva è stato ingaggiato dall’Ascoli, ma non ha neanche cominciato il campionato, per incomprensioni con la società e il presidente Costantino Rozzi. Passato alla Reggina, dove ha sostituito Cerantola, è retrocesso in serie C. Ancora una volta, la sua carriera in una squadra è partita a stagione in corso, nel 1991/92, quando ha sostituito Bolchi sulla panchina dell’Avellino ma anche in questo caso non è riuscito a salvare la squadra. Nell’anno dopo ha rilevato e iscritto la nuova Arezzo, dopo il fallimento, in Serie D. Sotto la sua guida da dirigente, la squadra, è arrivata fino alla C1 con SerseCosmi sula panchina. Con il Catania, nel 2002 ha raggiunto la promozione in serie B, battendo il Taranto ai Play-off. Terminata con un esonero l’avventura con i siciliani, ha diretto il Montevarchi in C2 per 16 partite. Poi è arrivata l’avventura che lo ha fatto conoscere anche al pubblico televisivo. Chiamato a dirigere il Cervia, società emiliana che milita nel campionato di Promozione, ha partecipato al reality show dedicato proprio al club ‘Campioni, il sogno’. Con l’associazione sportiva dilettantistica è arrivato fino alla Serie D, mentre l’anno seguente è arrivato ai play off. Nel 2006 è terminata la sua avventura. Diventato un personaggio televisivo, ha fatto un’apparizione nel film ‘L’allenatore nel Pallone’, uno e due, oltre ad aver preso parte alla serie tv ‘I Cesaroni’. Oltre ad aver preso parte a diverse trasmissioni televisive, come ospite fisso in diversi programmi televisivi e radiofonici sportivi.

Redazione