1Portiere
Francesco Antonioli

Francesco Antonioli

  • Nazionalità:Italia
  • Età:54 (14 settembre 1969)
  • Altezza:1.87 m
  • Peso:82kg
  • Piede:Destro
  • Valore di mercato: mln

PROFILO

BIOGRAFIA E CARATTERISTICHE TECNICHE

Francesco Antonioli nasce a Monza il 14 settembre del 1969. Giocava nel ruolo di portiere ed era titolare nella Roma che ha vinto l’ultimo scudetto conquistato dai giallorossi, nel 2001.  Insieme con quello vinto con la Roma, il portiere era già stato campione d’Italia, con la maglia del Milan, nelle stagioni 91/92 e 92/93. L’estremo difensore ha un palmares di tutto rispetto, con un totale di 9 trofei di prestigio, la maggior parte dei quali conquistati con il Milan. Le sue caratteristiche hanno sempre mostrato un giocatore con buone doti tecniche che gli consentivano interventi eleganti ma mai spettacolari. Un po’ per le sue caratteristiche di gioco, un po’ per carattere. Antonioli era considerato un portiere atipico per certi versi, non era uno a cui piaceva fare spettacolo fine a se stesso, per questo le sue parate non erano mai particolarmente appariscenti ma non per questo meno efficaci. Di lui si diceva che fosse anche piuttosto silenzioso tra i pali, si faceva sentire dai suoi al momento opportuno ma non era uno dagli urli facili. Un lato del suo carattere dovuto anche dal modo in cui è cresciuto. La storia raccontata proprio dallo stesso Antonioli, riguarda la sua famiglia. Cresciuto con genitori sordomuti ha imparato a comunicare in modo diverso dagli altri, senza la necessità di alzare per forza la voce, come dichiarato dallo stesso portiere in un’intervista rilasciata dopo aver vinto lo scudetto con la Roma. 

LA CARRIERA

Oltre ai tre campionati di serie A già citati, Antonioli ha vinto anche una lega di serie B nella stagione 95/96 con la maglia del Bologna. Poi due Supercoppe di Lega, una con i rossoneri, l’altra con la Roma (1992, 2001). Una Coppa Intertoto nel 1998 con il Bologna, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale tra il 1988 e il 1990 sempre con il Milan. Con i rossoneri, nello stesso periodo, tra l’altro ha fatto parte della rosa del Milan vincitore di due Coppe dei Campioni senza però scendere mai in campo. La sua carriera è cominciata nella sua città natale, dove ha cominciato a giocare nelle giovanili del San Rocco Monza. Fino all’età di 12 anni, poi è passato al Monza. Fino al 1986 faceva parte delle squadre giovanili del club, per poi passare alla prima squadra dove è rimasto fino al 1988. L’esordio nel Monza dei grandi lo ha fatto a 16 anni, quando la squadra militava in serie C. Viene mandato in campo dall’allora allenatore una partita di Coppa Italia contro la Juventus. A soli 18 anni degli osservatori del Milan hanno deciso di portarlo nella squadra che in quel periodo era allenata da Arrigo Sacchi. Il Milan stellare che ha raggiunto traguardi importanti e infatti con la maglia rossonera, Antonioli ha vinto due Champions League anche se semplicemente solo nel ruolo di terzo portiere. Nonostante non fosse titolare con i rossoneri, il giovane estremo difensore viene da subito considerato di alto valore, un giovane portiere dal futuro già scritto. Qualcuno lo ha considerato addirittura tra i più promettenti portieri del panorama italiano insieme ad Angelo Peruzzi di un solo anno più piccolo di lui. 

La Nazionale

Antonioli negli stessi anni è entrato anche a far parte delle giovanili della nazionale italiana. Esordisce in under 21 il 20 dicembre del 1989 con cui, in quell’anno, gioca 23 partite. Nonostante la prima partita non fosse andata bene (l’Italia ha perso per uno a zero con la Spagna), Antonioli da quella gara è diventato il numero uno degli azzurrini con cui vince il campionato europeo di categoria nel 1992, battendo la Svezia in finale. Il 24 luglio del 1992 ha giocato invece la sua prima partita nella nazionale Olimpica che però non va oltre i quarti di finale, eliminata dalla Spagna. In entrambi i casi, c’è Cesare Maldini alla guida degli azzurri. Con la Nazionale maggiore invece ha partecipato solo agli europei del 2000, con Zoff come C.t. che lo ha scelto come terzo portiere. Il titolare di quella squadra è Gigi Buffon, il secondo Francesco Toldo. Antonioli è andato in panchina per tutte e 7 le partite giocate dalla squadra. Nel complesso alla fine ha collezionato in tutto 27 partite con la maglia azzurra, 23 con l’Under 21 e 4 con l’Olimpica, con la nazionale dei grandi non è mai sceso in campo. 

I Club

Tornando invece alla serie A, Francesco Antonioli ha un ruolino di marcia completamente diverso, fatto di numerose presenze in campo e 9 trofei vinti con i club. Dopo essere passato al Milan, a 18 anni, sembrava destinato a prendersi il posto da titolare dopo la cessione di Giovanni Galli al Napoli nella stagione 1990-1991. Invece alla fine è stato Andrea Pazzagli a convincere l’allora allenatore del Milan, Arrigo Sacchi. Così Antonioli viene dato in prestito al Cesena dove viene mandato per fargli acquisire un po’ di esperienza, anche se sarà solo il secondo portiere per poi diventare titolare invece al Modena – ceduto sempre in prestito – in serie B. E’ tornato poi al Milan ma la sua carriera in rossonero sembrava proprio non voler decollare. E’ diventato titolare nella parte finale della stagione 1991/1992. Ha esordito dal primo minuto in un derby contro i nerazzurri dell’Inter e rimane a Milanello per due stagioni consecutive durante le quali ha vinto due dei suoi tre scudetti della carriera. Anche in questo caso però ha perso il posto da titolare in favore di Sebastiano Rossi. Una serie di alti e bassi per Antonioli che non sembrava mantenere le aspettative che in molti riponevano in lui da quando era entrato nelle giovanili del Monza. Alla fine, ha lasciato il Milan ed è passato prima in serie C1 con il Pisa, e poi è tornato in serie B per difendere la porta del Bologna con cui ha vinto il campionato cadetto. Francesco Antonioli in quel periodo è sembrato trovare la sua dimensione proprio con gli emiliani, la giusta continuità e si è preso il posto da titolare inamovibile della squadra. Il portiere è rimasto in rossoblù per quattro anni per poi approdare alla Roma, nel 1999, con l’arrivo alla guida dei giallorossi di Fabio Capello. Il suo secondo in giallorosso era Cristiano Lupatelli – arrivato dalla Fidelis Andria – e Antonioli è il numero uno e finalmente intoccabile. Nella Roma di Fabio Capello è rimasto per 4 anni, nonostante gli alti e bassi nel suo rendimento. Di tutto il suo periodo in giallorosso è rimasta sicuramente la vittoria del campionato, ma anche il fatto che l’ambiente non è sembrato mai averlo compreso fino in fondo. C’è sempre stato molto scetticismo legato al suo rendimento, nonostante Capello gli avesse sempre dimostrato fiducia. Proprio legato a questo scettiscismo è legato ed è dipeso il gesto compiuto da Totti, rivolto alla Curva Sud, durante una partita che la Roma stava giocando all’Olimpico. Era la stagione in cui poi i giallorossi avrebbero conquistato lo scudetto. Antonioli ha commesso un errore clamoroso durante la partita con il Perugia, i tifosi hanno cominciato a fischiarlo. Il capitano di quella Roma, Francesco Totti, si gira verso il pubblico chiedendo di smetterla: “Ma che fate, siamo primi!”. I giallorossi già guidavano la classifica della serie A in quel periodo. Antonioli poi è rimasto per altri due anni, anche se sempre con tanti dubbi sulle sue prestazioni. Capello nello stesso periodo in cui ci teneva a confermare la fiducia a quello che era il suo portiere, aveva chiesto alla società di portare un altro numero uno a Trigoria: Gigi Buffon. Alla fine, ha chiesto a Sensi di arrivare a quello che sembrava il talento del momento, Ivan Pelizzoli, con cui Antonioli si è giocato il posto, prima perdendolo e poi riconquistandolo a suon di parate. Fino a quando, nel 2003, ha deciso di lasciare la Roma per passare alla Sampdoria. A Genova è rimasto fino al 2009, successivamente è andato al Cesena dove ha chiuso la carriera da calciatore nel 2012 per dare il via a quella da allenatore dei portieri. Nello stesso ruolo rimane in bianconero fino al 2022 per poi passare alla nazionale. Dal 4 agosto del 2023 infatti è il nuovo preparatore dei portieri dell’Under 20 azzurra. 

Statistiche

Antonioli ha chiuso la carriera da portiere con un totale di 751 presenze, considerati tutti i campionati in cui ha militato e le partite di coppa (italiane ed europee), con 765 gol subiti in carriera. Sono state invece 265 le partite che ha giocato e in cui non ha subito gol. In Champions, nonostante la lunga militanza nel Milan di Sacchi sempre impegnato nella competizione, ha giocato solo con la maglia della Roma 16 partite.

Redazione