32Portiere
Doni

Doni

  • Nazionalità:Brasile
  • Età:44 (22 ottobre 1979)
  • Altezza:1.94 m
  • Peso:91kg
  • Piede:Destro
  • Valore di mercato: mln

PROFILO

Biografia

Donibier Alexander Marangon, noto come Doni, è un ex calciatore che giocava nel ruolo di portiere. Brasiliano, nato a Jundiai nello stato di San Paolo, il 22 ottobre del 1979, si è dovuto ritirare all’età di 34 anni per un problema cardiaco riscontrato durante i controlli per l’idoneità all’attività agonistica. È stato per 6 anni il portiere della Roma e durante la sua permanenza nella capitale, ha conseguito la cittadinanza grazie alle origini mantovane della nonna paterna, mentre il nonno paterno aveva origini venete. Doni, dopo aver dato l’addio al calcio, si è trasferito in Florida ed è diventato un imprenditore. È sposato con Camila ed ha tre figli: Thalita la più grande (giocatrice di pallavolo in America), Nicholas che, seguendo le orme del padre, gioca a calcio e la più piccola Nathalie.

Curiosità

Che fine ha fatto Alexander Doni? L’ex portiere della Roma, dopo aver dato l’addio al calcio giocato, ha intrapreso la carriera da imprenditore. Nel 2015 si è trasferito ad Orlando, in Florida dove ha avviato le sue attività e dove vive tutt’ora con la famiglia. Prima, con una società fondata insieme con l’ex collega Fabio Simplicio la D32 Invest (in cui spiccano i nomi anche di Diego Alves, Lucas Leiva o Fabio Luciano), si è dedicato alla costruzione di parchi divertimenti a tema in cui venivano ricostruiti i dinosauri a grandezza quasi naturale (ha cominciato in Brasile con il Parque dos Dinossauros), che ha portato anche a Roma, nel Luna Park dell’Eur. Successivamente ha allargato invece un progetto che aveva già avviato mentre giocava ancora a calcio. Con dei fondi di investimento ha dato vita alla costruzione di immobili destinati alle classi medio-basse che vengono acquistate da investitori che poi le affittano.  Negli anni scorsi, Doni, aveva provato a prendere informazioni per dare vita allo stesso progetto anche a Roma.

Dove gioca Nicholas, il figlio di Alexander Doni? Tornato in Italia, nato il 10 settembre del 2005, gioca nella squadra Primavera del Cosenza come difensore centrale.

Che numero di maglia indossava Doni alla Roma? Il 32

Qual è stato il problema cardiaco che ha costretto Doni all’addio? Il portiere brasiliano ha smesso di giocare a calcio a soli 34 anni per problemi cardiaci. Più volte, durante le visite mediche di idoneità mentre era ancora in carriera, gli è stata riscontrata un’aritmia e, nel 2012, proprio durante un controllo, ha avuto un principio di arresto cardiaco. Così, nel 2013, a 34 anni ha dato l’addio al calcio.

La Carriera

Doni ha cominciato a giocare a pallone nelle giovanili del Botafogo di Ribeirao Preto, a San Paolo. L’esordio nel calcio dei grandi li ha fatto nel 1999, a 20 anni. E’ rimasto nel club dei suoi primi passi fino al 2001 – con cui ha registrato 6 presenze tra i professionisti - quando si è trasferito al Corinthians, un’altra squadra di San Paolo contro cui il Botafogo aveva perso il campionato statale l’anno precedente, in porta c’era proprio Doni. Sono state due le stagioni passate al club paulista, 59 le partite giocate. Poi è passato al Santos ma ci è rimasto pochissimo, il tempo di registrare una presenza per poi passare al Cruzeiro e, nel 2005 alla Juventude. Proprio durante l’estate di quello stesso anno è stato acquistato dalla Roma ed è stato il secondo portiere straniero ad indossare la maglia giallorossa, dopo Micheal Konsel. La storia di Doni, tra l’altro, è stata caratterizzata dal fatto che, il giocatore, pur di approdare nel campionato italiano, ha versato di tasca propria i 18 mila euro della clausola rescissoria alla Juventude. Una scommessa fatta su sé stesso e che alla fine, l’ha portato a conquistarsi l’esordio con la maglia dei capitolini il 29 settembre del 2005 in coppa Uefa con l’Aris Salonicco. Sulla panchina giallorossa era arrivato Luciano Spalletti, dopo i disastri della stagione precedente che aveva visto il succedersi di 5 allenatori sulla panchina. Il tecnico toscano, per le prime gare di campionato, ha scelto di mandare in campo il giovane portiere cresciuto nel vivaio, Gianluca Curci. Per questo l’esordio di Doni è arrivato solo il 23 ottobre del 2005, in un derby finito 1-1. Da quel momento, Spalletti ha cominciato a considerare il portiere brasiliano per il posto da titolare. I tifosi hanno così cominciato a conoscere il nuovo portiere, con le sue parate plastiche e l’assenza del classico ‘passetto’. Dalla sua altezza di 194 cm e 91 kg, Doni riusciva a compiere dei voli con una prontezza impressionante. Il brasiliano ha mostrato al tecnico le sue grandi capacità di guidare la difesa e la sua sicurezza nel tenere il posto tra i pali. Doni aveva una grande personalità e la capacità di mostrarsi sempre tranquillo, anche nelle partite più sentite. Lui era calmo, riflessivo e trasmetteva sicurezza ai compagni di reparto. Era dotato di una grande personalità, rispettato da tutti nello spogliatoio, un ragazzo di una grande intelligenza riconosciuta anche fuori dal campo. Nella stagione successiva al suo arrivo è diventato il titolare indiscusso della Roma con cui ha vinto la Coppa Italia e la super Coppa Italiana. E dalle 33 partite disputate nell’anno precedente, ne ha giocate 45 nella sua seconda stagione in giallorosso, 50 in quella ancora successiva. Nel 2008 ha dovuto lasciare il campo per un infortunio al ginocchio, ha saltato un paio di partite nel gennaio del 2009 e, alla fine, si è dovuto fermare. Ha giocato la sua ultima partita l’11 aprile 2009, contro la Lazio (persa 4 a 2), poi si è dovuto operare. Dopo l’intervento è tornato a disposizione nell’ottobre del 2009. L’allenatore non è più Luciano Spalletti che ha dato le dimissioni all’inizio della stagione lasciando il posto a Ranieri. E, a quanto pare, i rapporti tra il nuovo tecnico e il numero 32 non erano idilliaci. Ranieri gli preferiva Julio Sergio Bertagnoli. In quella stagione ha giocato solo 14 partite. Alla 26ma giornata della stagione 2010/11, Ranieri è stato esonerato, Montella ha preso il suo posto sulla panchina e Doni è tornato tra i pali da titolare e ha chiuso l’anno con 20 presenze. Alla fine della stagione ha rescisso il contratto con la Roma ed è passato al Liverpool dove ha vinto la Carling Cup. Ad agosto del 2013 ha dato l’addio al calcio per problemi cardiaci, dopo essere tornato in Brasile intenzionato a giocare ancora con il Botafogo.

Palmares

Doni ha vinto una coppa America con la maglia del Brasile. Nel 2002, l’ex numero 32 della Roma, ha vinto la coppa Brasiliana con la maglia de Corinthias, mentre con quella del Santos è riuscito a vincere un campionato nel 2004. Con i giallorossi ha vinto due volte la coppa Italia, nel 2005/07 e nel 2007/08, e una supercoppa italiana nel 2007/08. Ha portato a casa un trofeo anche dall’esperienza in Inghilterra vincendo la coppa della Lega con il Liverpool nel 2012.

La nazionale

Doni non ha avuto molto spazio in maglia verdeoro perché nel suo periodo migliore, il posto da titolare, era di Julio Cesar. A portarlo in nazionale è stato Dunga che lo ha notato nel periodo in cui difendeva la porta della Roma. Il suo esordio nella nazionale brasiliana è avvenuto il 5 giugno del 2007 in una partita contro la Turchia finita 0-0. In seguito alla buona prestazione contro i turchi, ha partecipato alla Coppa America giocata dalla fine di quello stesso giugno e vinta proprio dal Brasile guidato da Dunga. Doni, durante la semifinale finita ai rigori, ha neutralizzato i tiri dal dischetto di Lugano e Forlan. L’ex numero 32 della Roma ha partecipato ai mondiali del 2010, è stato inserito nella lista dei convocati come riserva di Julio Cesar, ma non ha giocato neanche un minuto. In maglia verdeoro ha giocato in totale 10 partite, l’ultima apparizione in nazionale risale al 2 luglio del 2010, anche in quell’occasione è rimasto in panchina senza mai entrare in campo.

Redazione