Ricostruire più che riparare. Il mercato invernale della Roma deve gettare le basi per il nuovo corso di Mourinho. Gli arrivi di Maitland-Niles e Sergio Oliveira (soprattutto) aiutano in questo processo ma non bastano come ha ribadito ieri lo Special One a fine partita. Tiago Pinto è chiamato quindi a un ulteriore sforzo. Tutto, o quasi, dipende dalle cessioni. In particolare da quella di Amadou Diawara corteggiato seriamente dal Valencia. Il club spagnolo lo sta seguendo in coppa d’Africa e ha avanzato una prima richiesta di prestito secco. La Roma gradirebbe l’obbligo (magari veicolato a presenze) per garantirsi una entrata sicura in estate. Si tratta, anche sul prezzo comunque inferiore ai 15 milioni. Il centrocampista, che la scorsa estate aveva rifiutato il Galatasaray, è ai margini del gruppo e sarebbe propenso ad accettare la corte del Valencia. Sono ore decisive anche perché una volta uscito Diawara si può pensare a un rinforzo.
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Roma, Diawara profuma di Valencia. Poi l’assalto a Kamara o Ndombele
Si tratta col club spagnolo sulla formula del prestito. Se il guineano parte Pinto è disposto a un altro regalo per Mourinho
Kamara o Ndombele: un regalo in vista per Mourinho
Il nome in pole resta quello di Boubacar Kamara, in scadenza col Marsiglia che deve alla Roma 20,5 milioni per i riscatti di Pau Lopez e Under. Il francese può ricoprire il ruolo di mediano, ma pure quello da difensore centrale e nonostante i 22 anni ha già una discreta esperienza internazionale. Il problema è legato allo stipendio che pretenderebbe Kamara. Liberandosi a parametro zero chiede cinque anni di contratto ad almeno cinque milioni: una cifra importante (attutita dal Decreto Crescita così come per Abraham) che lo farebbe diventare a Trigoria praticamente il più pagato della rosa.Ancora di più ne vanta Tanguy Ndombele che Conte ha escluso anche dagli allenamenti del Tottenham. Il 26enne è quindi sulla porta d’uscita e la Roma proverà a portarlo da Mourinho che già lo ha allenato a Londra. I problemi sono la formula e la concorrenza. Il prezzo del riscatto però è alto considerato che il Tottenham l’ha pagato 62 milioni nel 2019. Di conseguenza è decisiva la formula, per i Friedkin va bene solo il prestito con diritto di riscatto. Su Ndombele ci sono però anche Juventus e Napoli, due ostacoli niente male. Occhio poi all’arrivo di un terzino sinistro. Dopo la partenza di Calafiori e le notizie su un recupero ancora lontano per Spinazzola non è escluso un colpo last minute anche in quella zona del campo.
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