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Totti e il suo marchio nelle statistiche d’oro della Roma di Garcia

(di Marco Cantagalli) La Roma targata Rudi Garcia convince tutti, e dopo le sette vittorie consecutive in campionato con un primato solitario mostra fiera le statistiche di questo avvio di stagione.

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(di Marco Cantagalli) La Roma targata Rudi Garcia convince tutti, e dopo le sette vittorie consecutive in campionato con un primato solitario mostra fiera le statistiche di questo avvio di stagione. Carta canta, come si suol dire. E canta bene. La Roma, oltre al record storico, (nessuno prima del tecnico francese era riuscito a vincere le prime cinque partite di campionato di fila nella storia giallorossa), ha dimostrato sul campo contro ogni avversario una superiorità di gioco, di tattica e di tecnica.

Il Barcellona e il suo tiki-taka sono di un altro pianeta,è vero, ma la squadra giallorossa ha una media del 58% di possesso palla in queste prima 7 uscite stagionali. Niente male. Il gioco di Garcia annichilisce gli avversari: li studia con calma, li addormenta, li culla dolcemente per strapazzarli poi quasi senza che loro se ne accorgano.

Non conta se nel primo o nel secondo tempo. La squadra di Garcia è un rullo compressore, una macchina del gol vera e propria. 20 gol fatti in 7 partite, di cui quattro di queste sono state giocate in trasferta, peraltro in campi per niente semplici, come San Siro con l'Inter o al Tardini di Parma contro la banda di Antonio Cassano.

 

Non è la Roma degli ultimi due anni, che giocava gran calcio a sprazzi e spesso solo contro le big della Serie A, questa squadra è più decisa, concreta, cinica, spietata e con una difesa impenetrabile. Zeman ci aveva abituato a non stare tranquilli nemmeno sul 2-0 casalingo, era sempre un rischio. Udinese e Bologna dello scorso anno se lo ricordano ancora.

Oggi la Roma, oltre ad avere il miglior attacco e la miglior differenza reti, ha - ovviamente- anche la miglior difesa. Solo un gol subito, a Parma, peraltro. Un gol bellissimo, imprendibile. Morgan De Sanctis ci ha stupito per personalità e carattere, guida un Castan rigenerato che forma con Benatia una coppia affidabile e potente. L'ex portiere del Napoli ha ottenuto un record personale che lo sta facendo lavorare con assoluta serenità: sono solo 13 le parate che ha dovuto affrontare in 7 match. Nemmeno due a partita. Roba da non crederci. Roba da super-Roma. Che si stia facendo qualcosa di straordinario è sotto gli occhi di tutti. L'attenzione mediatica sta arrivando ad ogni latitudine, dalla Spagna alla Francia di mister Rudi Garcia, dall'Inghilterra all'Usa. Ovunque parlano della Roma. Ovunque.

Totti,anche nelle statistiche, che ormai sembrano servire solo per coloro che continuano a darlo per finito, per vecchietto, per non decisivo, risulta essere il più importante e decisivo della rosa. Il Capitano è colui che ha fatto più tiri, più cross, che ha creato più occasioni di tutti e , infine, più assist: il suo marchio di fabbrica. Se non fosse uscito anzi tempo con Parma e Lazio, avrebbe anche due rigori in più, portandosi alla 7 giornata a cinque reti in classifica marcatori. Secondo solo ad un Cerci, piccolo rimpianto ed errore di valutazione delle ultime finestre di mercato giallorossi.

Florenzi, bomber inaspettato della Roma, ha una storia a sè. Da terzino a centrocampista centrale, ora attaccante esterno che guadagna anche le prime convocazioni in Nazionale. Quella Nazionale che avrebbe bisogno di un certo Francesco Totti in Brasile, ma questa è un'altra storia. La storia che ci interessa è quella che sta compiendo la Roma. Una Roma internazionale, che gioca bene, che unisce tifosi e giocatori, che si diverte, che riparte, che combatte, che ha personalità, che incute timore. Non è la Roma passiva e fragile degli ultimi anni, e per questo ringraziamo Strootman Benatia e Maicon,in particolare. A differenza di una Juventus che sembra poco affamata in questo inizio di stagione, la Roma non ha ancora mai segnato su palla inattiva, sempre e solo su azione. 16 gol in area di rigore e 4 realizzati da fuori area. Spaventano,e non poco , le percentuali dei contrasti vinti e dei passaggi andati a buon fine: rispettivamente 70% e 86%. La Roma vince e convince. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato, ma ora Conte e Benitez non dormono poi così tranquilli. La Roma è tornata grande e i tifosi stanno ricominciando a sognare. Era ora.