L'amarezza ancora viva sulla pelle. La mente ancora pervasa dalla maledetta serata di Torino, guastata dallo scempio arbitrale di Gianluca Rocchi. E' dura spedire il tutto in archivio e guardare avanti, ma ci si deve provare. Sono giorni di pausa e di riflessione, nei quali è giusto fare un primo mini bilancio, dando un'occhiata alle statistiche. Per la Roma, macchia torinese a parte, le cose stanno andando più che bene. Otto gare ufficiali disputate: sei vittorie, un pari ed una sconfitta. Diciassette gol fatti e sei subiti. Secondo posto in campionato, immeritato (a -3 dalla Juve, capolista a punteggio pieno), e nel girone di Champions, a -2 dal Bayern e a +3 sul Manchester City. I numeri sono dalla parte della Roma di Garcia. Una squadra che ha tutto per riprendersi dal trappolone dello Juventus Stadium, e che tornerà presto a far paura ai suoi arroganti rivali.
statistiche
Roma, è tempo di numeri: Nainggolan il più utilizzato, Totti e Manolas i più “cattivi”. Gervinho goleador principe
I giallorossi, tra campionato e Champions, fin qui hanno realizzato 17 gol. Dieci di questi sono arrivati nei primi 32' di gioco
NAINGGOLAN, 713' DI CUORE E QUALITA' - Partiamo dai minutaggi. Radja Nainggolan è il più utilizzato del gruppo con 713' minuti disputati. Il belga, assieme a Kostas Manolas (secondo in classifica a quota 682'), è l'unico ad aver giocato dal primo minuto ogni singola gara stagionale. L'unica concessione di "riposo", per l'ex Cagliari, è arrivata nel finale del match contro il Verona, quando Garcia decise di sostituirlo con Paredes. Per il resto, sempre presente. Completa il podio dei più impiegati Miralem Pjanic con 624' giocati. Sono ventidue in totale i calciatori fin qui mandati in campo dal mister: i tre con il quantitativo minore di minuti nelle gambe sono Leandro Castan (45'), Leandro Paredes (13') ed Urby Emanuelson (9'). Mai presi in considerazione, per motivi diversi, il centrocampista turco Salih Uçan e gli attaccanti Sanabria e Borriello, oltre ai portieri di riserva Lobont e Curci ed agli infortunati di lungo corso Balzaretti e Strootman. Il giocatore più sostituito è Francesco Totti (cinque volte fuori a gara in corso), il più subentrato è Alessandro Florenzi, alzatosi dalla panchina in cinque occasioni.
TOTTI E MANOLAS, CARTELLINI A IOSA - L'aspetto più paradossale è legato alle sanzioni. Francesco Totti è l'unico romanista in diffida, dopo aver commesso nelle prime sei partite la bellezza di... zero falli. Tre gialli fin qui rimediati dal Capitano giallorosso: il primo per proteste contro la Fiorentina (1^ giornata), il secondo a Parma per un tocco di mano involontario (per giunta a metà campo) ed il terzo, il più clamoroso, allo Juventus Stadium per aver semplicemente esultato sotto il settore ospiti dopo il gol del momentaneo 1-1 (lesa maestà in terra bianconera). Due gialli per Maicon e Torosidis, uno a testa per Cole, Astori, De Rossi, Florenzi, Nainggolan e Gervinho. Il più "cattivo" in assoluto è però Kostas Manolas, che non solo è stato ammonito due volte (contro Parma e Verona) ma è anche l'unico espulso dell'anno, a causa della reazione scomposta successiva all'intervento ai suoi danni di Morata, domenica scorsa a Torino. Il greco, squalificato per due turni, salterà le gare con Chievo e Sampdoria.
8 GOL SU 17 NEI PRIMI 30' - Una caratteristica ereditata dalla Roma rispetto alla passata stagione è la capacità di mandare in gol tanti giocatori. Il ché comporta la non necessità di disporre di un bomber da 25 gol. Basti pensare che il goleador principe stagionale, ad oggi, è Gervinho con 3 reti (una in campionato, alla Fiorentina, e due in Champions al CSKA Mosca). Sono nove gli elementi ad aver già trovato la via del gol: alle spalle dell'ivoriano si posizionano, a quota due centri, Florenzi, Destro, Totti e Iturbe. Un'esultanza a testa per Nainggolan, Maicon, Ljajic e Pjanic. Da registrare anche due autogol a favore: di Sepe (con l'Empoli) ed Ignashevich (con il CSKA). Delle 17 reti realizzate dalla Roma, 12 sono arrivate nei primi tempi, 10 nei primi 32' di gioco, 8 nei primi 30'. Sintomo di una squadra che ama partire forte. Appena cinque i gol nella ripresa, soltanto uno nei primi 30' della stessa. Ben quindici volte la Roma ha segnato su azione, solo due su calcio piazzato (la punizione di Pjanic a Parma e il rigore di Totti a Torino). Nessun gol di testa: l'ultimo in assoluto risale a Roma-Parma del 2 aprile scorso: a colpire fu Taddei. Sei le reti subite in totale, soltanto due su azione: di Musa (CSKA) e Bonucci (Juventus).
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QUANTE COMBINAZIONI OFFENSIVE - Sul piano delle scelte, Garcia è stato fortemente condizionato in quest'avvio di stagione dalle molte assenze. Le strategie iniziali, in taluni casi, sono andate letteralmente a farsi benedire, anche se la Roma, sul piano dei risultati, non ha pagato dazio. Sta di fatto che la coppia difensiva più utilizzata, e mai l'avremmo previsto, è quella composta da Manolas e Yanga-Mbiwa (449' giocati assieme). A centrocampo la fa da padrone il trio Pjanic-Keita-Nainggolan (455'), con il maliano, costantemente tra i migliori in campo, che di certo non ha fatto rimpiangere Daniele De Rossi. Tanta turnazione sulle fasce, dove il "duo" preferito dal mister è Maicon-Cole, in campo per 359' (segue il tandem Maicon-Holebas con 111'). Davanti, Garcia ha fin qui alternato addirittura tredici tridenti diversi. Il più gettonato, minuti alla mano, è quello in teoria titolare costituito da Iturbe, Totti e Gervinho (162'). Al secondo posto Florenzi-Totti-Gervinho (133'). Il più produttivo è il trio Florenzi-Destro-Gervinho: 5 gol realizzati dalla Roma nei 125' con loro tre in campo. Uno ogni 25'.
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