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Nainggolan, 2° sigillo europeo: il belga come Voeller, Hassler, Totti e Cassano

Radja, a segno contro Svezia e Galles, è il quinto romanista nella storia a siglare due reti in una singola edizione del torneo continentale

Alessio Nardo

Non avrà certo trascorso una notte felice assieme ai suoi compagni. Radja Nainggolan e il Belgio lasciano l'Europeo, in largo anticipo rispetto alla tabella di marcia prestabilita. I Diavoli Rossi erano considerati la squadra più forte della parte "debole" del tabellone, sulla carta i favoriti per accedere alla finalissima del prossimo 10 luglio a Saint-Denis. E invece ieri a Lille è arrivata la grande sorpresa: il Galles di Bale e Ramsey ha stritolato i più quotati avversari per 3-1 guadagnando la semifinale col Portogallo. A nulla è servita la magia del Ninja, un bolide da trentacinque metri al 13' che ha piegato le mani al portiere Hennessey. Un gol tanto bello quanto illusorio.

Per Radja tanta frustrazione ma una piccola consolazione: se ne va in vacanza con due gol all'attivo all'Europeo. Uno in più di Lewandowski, tanto per dire. Lui che è un centrocampista e che una volta, nemmeno troppo tempo fa, la porta la vedeva ben poco. Con Spalletti sono cambiate le cose: 6 reti nel girone di ritorno in campionato ed una mira corretta al punto giusto. Le due marcature in terra francese sono entrambe arrivate con conclusioni da fuori area: deviata quella con la Svezia, pulita quella contro il Galles. Nainggolan diventa, a pari merito con altri quattro calciatori, il romanista ad aver segnato più reti in una singola edizione degli Europei. Il primo della lista è un certo Rudi Voeller, che nel 1988 firmò una doppietta nel terzo match della fase a gironi contro la Spagna. Il secondo? Un altro tedesco, Thomas Hassler, quattro anni più tardi. A segno il 12 giugno contro la Comunità degli Stati Indipendenti (l'ex Unione Sovietica) e il 21 giugno in semifinale con la Svezia.

Poi è toccato a due italiani. Nel 2000 Francesco Totti fu il grande protagonista della spedizione azzurra targata Dino Zoff. E i suoi gol in realtà furono addirittura tre: il primo il 14 giugno al Belgio nella fase a gironi, il secondo contro la Romania ai quarti il 24 giugno. E il terzo? Impossibile dimenticarlo. Il dolce cucchiaio meravigliosamente eseguito su calcio di rigore ai danni di Van der Sar nella drammatica semifinale con l'Olanda, durante la roulette finale contraddistinta dagli errori a ripetizione degli orange padroni di casa. Un gol memorabile ma che di fatto non fa statistica. Nel 2004, nell'Europeo gettato al cestino da Totti a causa dello sputo al danese Poulsen, fu invece Antonio Cassano a prendersi la scena, colpendo sia la Svezia che la Bulgaria. Due reti che tuttavia non servirono agli azzurri di Trapattoni per superare il primo turno. La costante è curiosa e amara: nessuno dei succitati romanisti è poi riuscito a vincere il torneo.