Marzo maledetto per l’attacco: sei gare consecutive senza gol delle punte

Il problema del gol. Esiste, e negli ultimi tempi è stato un freno micidiale per la Roma. Relativamente al campionato, sono 39 le reti realizzate dalla squadra di Garcia (in 28 partite). Delle prime dieci in classifica, solo tre squadre (Sampdoria, Torino e Genoa) hanno segnato meno dei giallorossi. La Juventus capolista è addirittura a +16 (55 gol), la Lazio di Pioli a +12 (51). Persino le disastrate Milan e Inter, rispettivamente ottava e decima, hanno fatto meglio (41 e 42).

La Roma fatica a creare e soprattutto a concretizzare. Un dato è eloquente: in tutto il mese di marzo le punte non sono mai andate a segno. Sei le gare ufficiali disputate, solo tre i gol realizzati (due da Keita e uno da De Rossi). Per ritrovare un match con gli attaccanti protagonisti dobbiamo tornare al 26 febbraio: ritorno dei sedicesimi di Europa League, a Rotterdam contro il Feyenoord (2-1 con reti di Ljajic e Gervinho).

Dividendo l'annata in due segmenti, possiamo notare ancor di più l'involuzione offensiva di una squadra che ha smarrito imprevedibilità e pericolosità. 35 reti siglate nelle prime 20 partite (una ogni 51'), appena 18 nelle successive 20 (una ogni 102'). Nettamente diversa anche la resa degli attaccanti. Nelle prime venti gare, 23 gol delle punte. Soltanto 10 nella seconda metà di stagione.

Problema di squadra, sì. Ma anche individuale. Partiamo dal goleador principe, Adem Ljajic, a segno in tutto nove volte (otto in campionato, una in Europa). Sei gol nelle prime 19 gare, appena tre nelle ultime 21. Non certo una media da bomber. Gervinho è il capocannoniere europeo della squadra (cinque reti tra Champions ed Europa League), ma in campionato ha colpito soltanto due volte: all'esordio con la Fiorentina (30 agosto) e il 30 novembre contro l'Inter. Lo scorso anno, dopo la 6^ giornata, l'ivoriano aveva già segnato di più (3 gol). Desolante il rendimento di Juan Manuel Iturbe: tre gol totali, solo uno in campionato, risalente ormai al 5 ottobre. Anche Totti non è esente da difficoltà (7 reti, solo 4 su azione e appena 3 nelle ultime 23 gare ufficiali). Fin qui non pervenuto Seydou Doumbia, l'uomo che a gennaio avrebbe dovuto risolvere i problemi offensivi della Roma.