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Con Spalletti dieci maxi-rimonte subite dal 2005 al 2009. Ieri a Bergamo l’undicesima

La luce si spegne e accade il disastro. Passano gli anni ma i problemi di concentrazione e tenuta mentale della Roma restano irrisolti

Alessio Nardo

Gli antichi difetti ogni tanto riemergono. E' un problema grosso soprattutto per la Roma, che quando si tratta di crescere e fare il definitivo salto di qualità puntualmente ricade su se stessa. Facendosi molto male. Ieri a Bergamo? Il film dell'orrore. Peraltro dopo una prima mezzora disputata quasi alla perfezione. Uno-due micidiale, 2-0, partita in ghiaccio. Solo teoricamente. E' bastato poco per gettare tutto al vento. Distrazioni grossolane, calo mentale, scarsa abilità nel gestire alcune situazioni della partita. E alla fine solo un gran gol di Totti ha consentito ai giallorossi di rientrare nella Capitale non a mani vuote.

Tanti piccoli passi in avanti. Poi cento indietro. All'improvviso. Come se da fine gennaio a metà aprile non fosse in realtà successo nulla. Come se quel processo di miglioramento apparentemente visibile a tutti fosse stato soltanto frutto dell'ennesima allucinazione. Va detto che ieri, per la prima volta in campionato sotto la seconda gestione Spalletti, la Roma ha incassato più di un gol all'interno dei 90' (era accaduto solo nelle due gare col Real Madrid in Champions). Ma riportando la mente agli anni di Taddei e Perrotta, di situazioni terribilmente identiche a quella di ieri ne troviamo altre dieci. In tutto, nell'ultimo ventennio, la Roma ha subito ben 34 maxi-rimonte. Undici di queste con il mister di Certaldo. Alcune storiche, altre oscurate dal tempo trascorso. La prima risale al 4 dicembre 2005: doppio vantaggio a Lecce (Nonda e Cassano) dissolto dalle prodezze di Cozzolino (!) e del futuro romanista Vucinic.

Di 3-3 ne troviamo addirittura tre nel quadriennio 2005-2009. Vi ricordate Palermo? 15 aprile 2006, esattamente dieci anni fa. Tre gol di margine (Taddei e doppio Mancini) recuperati dai rosanero con Di Michele e doppietta di Barone. Poi Milano, San Siro, 1° marzo 2009: 3-1 sull'Inter prima del rigore di Balotelli e del pari di Hernan Crespo. Infine il Kosice, modesta squadra slovacca affrontata nei playoff di Europa League il 20 agosto 2009. Anche lì, da 3-1 a 3-3. Una mezza figuraccia da dimenticare nonostante il roboante 7-1 del match di ritorno. Per non parlare della clamorosa finale di Supercoppa Italiana persa sempre al Meazza con l'Inter nell'agosto 2006 (da 3-0 a 3-4). E poi Empoli, nel 2007, e le sfide casalinghe con Genoa, Lecce e Catania ricordate nell'elenco sottostante. Fino a Bergamo, aprile 2016. Una vita dopo, raccontiamo la stessa storia. Quella di una Roma che non cresce mai.

Le 11 maxi-rimonte subite dalla Roma con Spalletti in panchina

04/12/2005, Lecce-Roma 2-2

15/04/2006, Palermo-Roma 3-3

30/04/2006, Chievo-Roma 4-4

26/08/2006, Inter-Roma 4-3 (Supercoppa Italiana)

04/11/2007, Empoli-Roma 2-2

05/04/2008, Roma-Genoa 3-2

01/03/2009, Inter-Roma 3-3

19/04/2009, Roma-Lecce 3-2

16/05/2009, Roma-Catania 4-3

20/08/2009, Kosice-Roma 3-3 (Europa League)

17/04/2016, Atalanta-Roma 3-3