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BATE Borisov, un ko e tre pari nei quattro precedenti interni con le italiane

La Roma va a caccia di un successo in trasferta che in Champions League manca dal 3 novembre 2010: 3-2 al St.Jakob di Basilea

Alessio Nardo

Obiettivo: trovare continuità di risultati. E se possibile, anche di prestazioni. La Roma, parzialmente rinfrancata dal 5-1 casalingo al Carpi in campionato, si appresta ad affrontare il secondo match europeo della stagione. Domani sera si va a Borisov, avversario il BATE. Umori e sensazioni sono nettamente differenti rispetto alla vigilia del match contro il Barça. Stavolta il pari non basta. Si deve vincere per non rendere vana l'impresa di due settimane fa all'Olimpico. I bielorussi saranno il 21° avversario della storia della Roma nella prima fase a gironi della Champions League.

Si tratta di una prima assoluta, visto che le due squadre non si sono mai sfidate nella storia. Il BATE Borisov ha però già all'attivo alcuni precedenti con le italiane. Il primo risale all'edizione 2001-2002 della Coppa UEFA. Fu il Milan di Fatih Terim ad affrontare (ed eliminare) i bielorussi dal torneo, vincendo per 2-0 in trasferta (reti di Shevchenko e Javi Moreno) e per 4-0 al Meazza (a segno Rui Costa, Javi Moreno, Sarr e Pippo Inzaghi). Nel 2002-2003 toccò al Bologna far fuori il BATE, nell'ormai defunta Coppa Intertoto. Ai ragazzi di Guidolin bastarono un 2-0 interno (gol di Cruz e Bellucci) e un pari a reti bianche fuori casa. Nel 2008-2009, in Champions League, la Juventus di Claudio Ranieri fu "stoppata" per ben due volte dai bielorussi (2-2 in trasferta e 0-0 all'Olimpico di Torino). Ultimo incrocio quattro anni fa, autunno 2011: di nuovo il Milan (di Allegri) protagonista, con un secco 2-0 tra le mura amiche (Ibra e Boateng) ed un deludente 1-1 esterno.

Dunque, un ko e tre pari per il BATE in quattro match interni con le italiane. Mai un successo bielorusso in otto precedenti complessivi. La squadra di Aleksandr Yermakovich, lo scorso anno, giunse al quarto ed ultimo posto nel girone H di Champions con tre soli punti, alle spalle di Porto (14), Shakhtar Donesk (9) e Athletic Bilbao (7). Un solo exploit, in casa contro i baschi (2-1), e ben cinque sconfitte, comprese le due casalinghe con Shakhtar (0-7) e Porto (0-3). La Roma, nella sua storia, ha fin qui disputato quaranta gare esterne nel massimo torneo continentale: il bilancio recita 12 vittorie, 10 pareggi e 18 sconfitte. 42 i gol fatti, 55 quelli subiti. I trionfi più larghi sono il 3-0 al Valencia del 26 febbraio 2003 e il 4-1 alla Dinamo Kiev del 27 novembre 2007. Il successo esterno in Champions manca dal 3 novembre 2010: 3-2 al St.Jakob di Basilea. Da allora, tre pareggi e due sconfitte.