Ecco le parole di Salih Uçan nella conferenza stampa di presentazione del giocatore.
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Uçan: “A centrocampo sono abituato a giocare in molte posizioni. Non vedo l’ora di giocare i derby” AUDIO – FOTO – VIDEO
Prime parole da gialorosso per il giovane centrocampista turco proveniente dal Fenerache.
Il CEO Italo Zanzi : "Siamo molto contenti di presentare oggi un gran talento Salih Ucan, lui è un giocatore di gran futuro e il suo acquisto è un altro esempio della nostra strategia di prendere giocatori fortissimi alla Roma, Salih Ucan benvenuto alla Roma".
Lei è un ragazzo dalle indubbie qualita, senza dubbio. Detto questo ha giocato pochissimo al Fenerbache. Temeva di giocare ancora meno in futuro? La Roma l'ha voluto a tutti i costi anche con una cifra importante, ma su di lei non c'è stata una gran concorrenza per acquisirla. Dov'è l'errore? "Al Fenerbache ho affrontato partite molto importanti. Sia nella coppa Europea che in quella turca. Sabatini dato il mio successo nel primo anno, mi ha voluto. E dato questo successo sono stato richiesto nel secondo anno, se avessi avuto maggiore fortuna nell'indossare la maglia, sicuramente non sarei potuto venire qui. Non vedo nessun errore in questa scelta".
Nella Roma ci sono tanti grandi centrocampisti. A chi credi di assomigliare di più da un punto di vista tecnico-tattico? "Sicuramente nel centrocampo della Roma ci sono molti giocatori importanti, sono sicuro che in ogni partita questi centrocampisti porteranno la squadra al successo e guardando in avanti mi vedo come un centrocampista".
La Roma gioca con il 4-3-3 ed il 4-2-3-1. Puoi giocare anche trequartista? Che tipo di giocatore sei? "Nel Fenerbache ho giocato in entrambi i ruoli. Sono capace di giocare sia centrocampista che trequartista. Posso svariare per il campo. Sono abituato a giocare nelle due posizioni".
Cosa provi a giocare in una squadra così blasonata? Il tuo ex mister in Turchia pensava che non avresti avuto successo nel venire a Roma e invece sei qui. Qui hai due vantaggi, potrai giocare nel campionato italiano e in Champions, come pensi di evolverti? "Ringrazio il mister al Fenerbache, nel mio primo anno ho giocato parecchio, nel secondo anno c'è stato un cambiamento di punti di vista, non ho avuto la fortuna di giocare spesso. Non mi lamento per questo fatto, anzi ho grande rispetto per il mister. In questo momento ho 20 anni, inizia una nuova vita, ho un contratto di due anni in questa società. Voglio lavorare sodo e riuscire a portare la Roma su di un buon livello, ho fiducia in me stesso e lo voglio dimostrare".
L'anno scorso sei già venuto a Roma per giocare contro la Lazio. Viene da Instanbul dove il derby è sentito, cosa rappresenta per te giocarlo dato che anche qui è molto sentito? "In tutte le parti del mondo si giocano derby molto importanti. Io in Turchia ho vissuto il derby contro il Galatasaray. I derby provocano grandi emozioni e non vedo l'ora di giocarli anche qui con grande emozione".
La tua è stata una trattativa molto controversa. La tua è stata una trattativa molto controversa, per un attimo è sembrato che non potessi arrivare a Roma. Puoi raccontarci cosa è successo? "Il trasferimento non è una cosa semplice, normalmente dura abbastanza. Il Fenerbache ha un presidente abbastanza rigido e quindi mettersi d'accordo non è stato semplice. Però alla fine sono arrivati ad un accordo e questo è l'importante".
Puoi descriverti come giocatore, quali sono le tue qualità e come ti piace giocatore. Infine come si pronuncia esattamente il tuo cognome? "(Sali Ucian) Ucan vuol dire "che vola". Sono un fantasista, mi piace passare la palla per fare goal e verticalizzare".
Ci sono molti centrocampisti importanti in questa rosa. Qual è il tuo obiettivo per quest'anno? "Ho cominciato a giocare a 18 anni, a 19 sono andato al Fenerbache. In tutte le squadre c'erano giocatori di grande esperienze e sono riuscito lo stesso a dimostrare le mie qualità. Anche qui ci sono giocatori di grande esperienza, il mio scopo è quello di adattarmi al gioco di questi e giocare bene".
Le sue prime impressioni su Garcia facendo un parallelo con i suoi ex allenatori e su i suoi nuovi compagni, se ha parlato con loro... "Ho parlato con il mister, mi ha detto che ha molta fiducia in me e questo mi fa piacere. Il primo impatto con i miei compagni è stato molto positivo. Purtroppo non parlo italiano, quindi ci adattiamo a comunicare con un po' in inglese e un po' con i gesti. Quando imparerò la lingua il nostro rapporto migliorerà".
Perchè hai scelto il numero 48? Ha una significato speciale? "In tutte le squadre dove ho giocato avevo il numero 48. Sono nato a Marmaris, la sigla, il numero della targa della città è il 48. Per cui ha voluto scegliere il numero della sua città natale".
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