Luciano Spalletti ha lasciato la Roma in estate con il record di punti in Serie A realizzati (87) della storia giallorossa e con Edin Dzeko capocannoniere del torneo ma, a causa della diatriba con Francesco Totti, ha lasciato lo stadio Olimpico durante l'ultima giornata di campionato tra i fischi del pubblico romanista, come riporta il quotidiano spagnolo AS.
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Stampa spagnola, da Spalletti a Di Francesco: così è cambiata la Roma
Dal modulo, alla difesa al ruolo di Nainggolan e Dzeko: tante le differenze tra la gestione dei giallorossi del nuovo anno rispetto a quello passato
I giallorossi, con il tecnico toscano, hanno giocato spesso con il classico modulo 4-2-3-1, per poi mutare in un 3-4-1-2 sfruttando al massimo le accelerazioni di Salah, i gol di Dzeko e la costante e pungente presenza di Radja Nainggolan nella trequarti avversaria. Con Di Francesco, campione d'Italia proprio con la Roma nel 2001, la squadra è cambiata ed è diventata molto più offensiva: il 4-3-3 unico modulo utilizzato, la linea difensiva è più in avanti rispetto al passato e le ali (Defrel e Perotti in attesa di Schick) devono correre molto e fare diagonali offensive più volte possibile per cercare di liberare la punta centrale Dzeko (già in gol nella sfida persa contro l'Inter per 3-1).
Il ruolo di Nainggolan è cambiato sotto la guida di Di Francesco rispetto alla precedente. O meglio, è tornato quello di partenza. Il belga che ha giocato come trequartista la scorsa stagione, dovrà svolgere un lavoro più difensivo e di copertura senza però smettere di cercare gli inserimenti in area avversaria o i tiri dalla distanza. Anche il compito di Dzeko è leggermente diverso: meno inserimenti e più fraseggi con le ali che dovranno accentrarsi per calciare in porta.
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