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Squadra in attesa di ripartire. De Rossi e Pjanic, due casi da risolvere

(di Andrea Schietroma) – Non è ancora iniziato, complici anche le amichevoli delle nazionali che ne hanno momentaneamente rimaneggiato la rosa, il cammino della Roma verso la sfida contro il Torino.

Redazione

(di Andrea Schietroma) - Non è ancora iniziato, complici anche le amichevoli delle nazionali che ne hanno momentaneamente rimaneggiato la rosa, il cammino della Roma verso la sfida contro il Torino.

I giallorossi, infatti, hanno usufruito di ben 2 giorni di riposo, facendo slittare l’intero calendario degli allenamenti di un giorno pur lasciandolo invariato nel numero delle sedute.

La sfida con i granata infatti sarà disputata lunedì sera, a causa della sfida rugbystica tra Italia e Nuova Zelanda in programma sabato e che metterà a dura prova il manto erboso dell’Olimpico.

DE ROSSI – Si placano a stento le voci sul vice-capitano giallorosso, reo di aver compromesso le speranze romaniste di vittoria nel derby con lo scellerato pugno rifilato a Mauri (per cui, nonostante le scuse, dovrà scontare 3 turni di stop e rinunciare alla nazionale). Di certo i suoi compagni sono con lui.

Florenzi è categorico: -“Non è stato lui a farci perdere il derby. Sono cose che capitano. Lui è il mio punto di riferimento, tornerà più forte”-.

Gli fa eco Balzaretti: -“Daniele non deve essere il capro espiatorio. Io per primo avrei dovuto fare di più contro la Lazio”-.

Diversamente la pensano i tifosi invece, che assegnano al centrocampista la più alta percentuale di colpe per la sconfitta nella stracittadina.

E De Rossi? Non parla. Il mediano di Ostia ha preferito il silenzio in un momento in cui ha dimostrato il suo attuale nervosismo e la sua agitazione.Una sola cosa è certa: è molto dispiaciuto per quanto successo.

Intanto Prandellilo ha lasciato a casa per il prossimo impegno della nazionale (“E’ troppo tifoso, ogni tanto gli si chiude la vena”) e la società lo ha multato di ben 150mila euro, che verranno trattenuti dal suo ingaggio. Il massimo possibile per quanto riguarda il salario del calciatore (per regolamento non è possibile multare un calciatore trattenendo più del 30% di una sua mensilità).

PJANIC – Si continua a parlare anche di Miralem Pjanic. Nonostante il bosniaco abbia immediatamente smentito che la sua esultanza post-marcatura nel derby fosse diretta a Zeman, l’impatto mediatico della sua rabbia è rimasto invariato: per molti, se non quasi tutti, il bosniaco ce l’aveva con il tecnico e le parole del centrocampista sarebbero state “dettate” dalla società.

Resterà probabilmente un enigma senza soluzione.

Intanto sull’ex Lione arrivano le primissime voci di mercato che lo vogliono tra gli obiettivi del Napoli. Sirene partenopee parlano di un Baldini che ha trascorso la mattinata nella città campana proprio per trattare la cessione del calciatore.

La società azzurra però smentisce categoricamente per bocca del suo vice presidente Edoardo De Laurentiis: -“Non siamo interessati a Pjanic. E’ una notizia totalmente infondata. I procuratori dovrebbero stare zitti e smetterla di mettere in giro certe voci”-.

MERCATO – Sul fronte mercato c’è da segnalare l’interesse giallorosso per il giovane bomber del Newell’s Old Boys, Maximiliano Urruti, seguito anche da Palermo e Fiorentina. Si riapre invece la strada verso Christian Eriksen che ha deciso di mettersi sul mercato rifiutando il rinnovo contrattuale propostogli dall’Ajax. La Roma resta alla finestra, pronta a renderlo il suo primo obiettivo di mercato in caso di partenza di uno tra De Rossi e Pjanic.