Le dichiarazioni di Luciano Spalletti al termine di Lazio-Roma 1-4:
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Spalletti: “Potevamo chiuderla prima. Sono il primo ad essere dispiaciuto di non aver fatto entrare Totti”
Le parole dell'allenatore giallorosso al termine di Lazio-Roma
SPALLETTI A MEDIASET
Te l’aspettavi così il derby?
Sì, è chiaro che quando giochi contro una squadra che ha qualità individuali, allenata da un tecnico bravo come Pioli, non puoi vincere facilmente una partita così. Ma devi superare quel momento in cui c’è una reazione e devi esser bravo in quelle situazioni a metterci qualcosa di più sotto l’aspetto della disponibilità, e nelle cose che sai fare di meno. Ma soprattutto Ruediger e Manolas dentro l’area sono stati dei giganti.
Obiettivo secondo posto?
Come abbiamo già detto, dobbiamo guardare tutto ciò che ci passa intorno e farci trovare pronti. Anche se il Napoli deve venire all’Olimpico e stiamo esprimendo un buon calcio, dobbiamo essere bravissimi. Quattro punti sono comunque tanti.
Gara perfetta a livello tattico…
Secondo me sì. Ci vuole l’interpretazione dei giocatori, era Salah che doveva attaccare il centrale e tenere la linea difensiva ferma. Mentre Radja e Perotti dovevano venire a prendere palla lateralmente alla posizione di Biglia, e sono stati bravi, loro rimanevano lunghi. E ci sono state delle situazioni che potevamo sfruttare anche meglio. Le scelte sono state fatte giuste. L’hanno interpretate bene, c’è poco da dirgli se non fargli i complimenti e basta.
Dzeko?
Edin è entrato bene in partita, ma fino a quel momento lì, sennò poi sembra che uno voglia portare l’acqua al suo mulino, c’erano state delle situazioni per poterla chiudere la partita. Poi non la chiudi. Lui entra bene dentro, fa la sua parte e la deve fare. Lui ha caratteristiche diverse. Ma ci serve, e ci dà una mano al nostro gioco, e abbiamo proseguito per chiudere la partita. E’ sempre la squadra che reagisce. Anche con l’Inter la reazione è stata della squadra. Non è mai un giocatore a determinare il gioco di squadra, è sempre la rabbia della squadra. Oggi ha fatto un bel gol, era a porta vuota, ma la palla era rimbalzato male, ha alzato bene il piattone. Merito tutto della squadra, è la squadra ad aver vinto e Dzeko ha fatto la sua parte
Un commento su El Shaarawy e Perotti…
Entrambi eccezionali. Perotti è più formato nel carattere, El Shaarawy deve metterci un pezzettino di rabbia in più e non accontentarsi. Lui è alto, ha questa qualità muscolare di schizzare per aria. Ha la cresta e arriva più su di me di 10 centimetri. Nel suo gol è stato bravo a girarla sul palo lungo. Quando è interessato alla causa fa questo, ma poi ha avuto 3-4 palle dove va a gestirla pensando di aver già segnato e pensa di stare sull'1-0 anziché a chiudere la partita. La differenza è leggere e deve migliora su questo. Prima migliora e prima diventa un campione.
Totti?
Sono il primo ad essere dispiaciuto a non averlo messo. Sono d’accordo con voi, doveva fare la sua parte in campo oggi, ma poi quando faccio l’allenatore devo considerare anche altre cose. Adesso ho altri calciatori, forti quasi come Totti, ma sono il primo ad essere dispiaciuto per non averlo fatto giocare.
SPALLETTI A SKY
Vittoria meritata per quello che ha creato la Roma, ma c’è stato un calo
Quando giochi contro una squadra allenata da Pioli, c’è il momento in cui devi essere bravo a soffrire e difendere bene perché la Lazio ha giocatori di qualità, potenzialità buone per il nostro campionato. La Roma è meglio è più forte. Noi siamo stati bravi a mostrare le nostre qualità e a fare gol,. Dovevamo chiuderla prima la partita perché abbiamo anche rischiato.
Questo turno di campionato apre nuovi orizzonti. Ora c’è il secondo posto come obiettivo
Si è vero ma anche vero che lo scontro diretto lo abbiamo contro una squadra che è forte ed ha fatto bene fin qui, e merita di stare lì a lottare per lo scudetto con la Juve. Noi però siamo stati bravi e dobbiamo essere bravi a montare su ciò che passa. Se dovessimo battere il Napoli gli mettiamo un po’ di frenesia.
L’influenza dei due nuovi acquisti, Perotti e El Shaarawy, che hanno cambiato il piano offensivo dell a Roma con il nuovo allenatore…
Intanto è andato via quello più forte perché quando sono arrivato tutti mi chiedevano di tenere Gervinho. Poi la squadra ha messo in risalto la qualità di questi due giocatori perché portiamo il livello sulla qualità dove loro due sono bravi. E’ sempre la squadra a decidere non i singoli. Poi sono due bravi giocatori, ma Stephan ha fatto altre due giocate pensando ‘ma io ho già fatto gol, e ci va con qualcosa di meno che se lui trova diventa un campione, adesso è un bravo giocatore.
Ma il merito è anche di Spalletti…
Io ho una buona squadra poi bisogna riuscire a mettere in campo la migliore qualità messa in un ragionamento di squadra.
Ma Lei allena anche i giornalisti, i suoi dirigenti e i tifosi. Una sorta di dittatura illuminata…
Ecco là…Ora siamo sotto terra.
Il look con il maglioncino?
Ho 56 anni e quando stò lì durante le azioni…Nainggolan mi fa sudare. Volevo dire un ultima cosa: che sono il primo ad essere dispiaciuto a non aver fatto entrare Totti, il primo da tifoso a non averlo fatto giocare ma quando io sto in panchina devo tenere in considerazione le cose che io ho parlato e che ci sono gli altri giocatori che bisogna che io tenga in considerazione uguale come lui.
Si è visto l’abbraccio di De Rossi e Totti al resto della squadra al gol di Dzeko…
Se loro la vivono in questa maniera fanno crescere altri giocatori forti perché attraverso la loro partecipazione tutti gli altri prendono forza delle loro qualità e si hanno altri De Rossi e altri Totti.
SPALLETTI A ROMA TV
Lei ha sempre dimostrato l’amore per la Roma. Cosa significa vincerlo così il derby? Partire favoriti non è facile.
È bello perché se lo vinci, ci sono tantissime cose belle e un po’ di timore. Se lo perdi…
Qualcuno non vorrebbe giocarlo.
Se lo perdi trovi avversari e tuoi tifosi che al semaforo ti dicono qualcosa… ti fa timore. Però poi è un’emozione bellissima e ora sapere tutti i nostri tifosi felici è qualcosa di straordinario.
Nella sua gestione la squadra segna tanto, se non consideriamo le prime due è media di 3 a partita. Vince un derby e produce grande calcio.
Noi siamo fatti così. Sabatini e Baldissoni l’hanno fatta per segnare questa squadra. Se ci mettiamo a gestire come abbiamo visto nei venti minuti dopo non averla chiusa, e rischiare quello che gli altri vogliono fare perché non capaci di aspettare e andare in contropiede... Bisogna comandare, se comandiamo siamo forti.
Perché quei 10 minuti?
Accade perché caratterialmente non siamo completati, bisogno di crescita. El Shaarawy è fortissimo,Ssalah anche, però quando gestiscono alcuni palloni lo fanno pensando che hanno segnato, che stiamo 1-0, anziché dire che quella palla li può uccidere e chiudere la partita. Allora ci si va più rotondi, molli, meno tignosi e fa sì che venga la differenza.Importante era vincere, è venuta anche la prestazione. Grande primo tempo, poco cinici. Ci siamo specchiati a un certo punto.
Secondo tempo con 10 minuti di blackout: cosa è successo?
Dobbiamo crescere come carattere in alcuni, bisogna essere più forti nella testa in alcuni momenti, avere più carattere. Si vedono quelli che hanno ricerca costante per 90 minuti anche se ci sono momenti da soffrire, però il marchio del carattere gli si nota. Noi in alcuni calciatori ci abbassiamo, ci accontentiamo, pensiamo che s’è fatto bene fino a quel momento o che ci pensa un altro. Sì, ma gli avversari ci pensano e allora si soffre. Oggi però non facciamo troppi i pignoli, sennò commentiamo alcune cose dimenticandone altre.
A proposito di crescita, difensivamente il reparto è cresciuto molto. ottime partite inclusa oggi. Manolas nel primo tempo impressionante.
Ruggiero ha preso l’attacco, lei la difesa, io il centrocampo. Qualcuno prenda in braccio Szczesny.
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