Alla fine ha vinto la malattia. Johan Cruyff è morto questa mattina all'età di 68 anni, vittima di un cancro ai polmoni. Sul sito ufficiale della leggenda olandese si legge questo comunicato: "Il 24 marzo 2016, Johan Cruyff è morto a Barcellona, circondato dalla sua famiglia, dopo una lunga lotta contro il cancro. Chiediamo con grande tristezza che la privacy della famiglia venga rispettata durante questo momento di lutto" .
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Si è spento Johan Cruyff a 68 anni. Florenzi: “R.I.P. Campione”, la Roma: “Il calcio perde una delle sue leggende”, Spalletti: “Un campione in campo e nella vita”
Il campione olandese muore a 68 anni a Barcellona stroncato da un cancro ai polmoni. Messaggi di cordoglio da parte del mondo del calcio
Appresa la notizia subito sono arrivati i primi pensieri dei giocatori della Roma sulla prematura scomparsa della leggenda olandese. I primisono stati Alessandro Florenzi e Miralem Pjanic che con un tweet hanno voluto ricordare così Cruyff: "R.I.P. Campione #Cruyff".
Anche l'AS Roma scrive un messaggio su twitter"Il calcio ha perso oggi una delle sue leggende: riposa in pace". Poi Nainggolan "Una leggende se ne andato... R.I.P".
Kevin Strootman su facebook scrive: "Una grande perdita, oggi, una vera leggenda del gioco, che ha ispirato tutti i giocatori e i tifosi di calcio. Riposa in pace Johan Cruijff".
Ai microfoni di Roma TV Strootman ha detto: "Oggi abbiamo perso il calciatore più forte che abbiamo avuto in Olanda, il più grande allenatore. Ha significato molto per noi, il Mondiale e lo stile di gioco olandese ha cambiato il calcio. E' difficile trovare le parole, è stato il nostro giocatore più forte di tutti i tempi: purtroppo non è riuscito a sconfiggere questo male e a 68 anni è troppo presto. Il mio pensiero va alla famiglia, faccio le mie condoglianze. L'ho incontrato solo una volta dal vivo, sono andato immediatamente a chiedere una foto perché per me è il giocatore più forte di tutti i tempi e credo lo sia per tante altre persone. Non solo in Olanda, in Europa e in tutto il mondo, lo conoscono per le grandi squadre con cui ha giocato e perché ha vinto: sfortunatamente non è riuscito a vincere la battaglia contro il Cancro. Ancora una volta il mio pensiero va alla famiglia"
Microfono poi a Luciano Spalletti:"Prima di tutto mi dispiace perché trasferiva subito questo essere campione anche nella vita oltre che nello sport. E' stato veramente un calciatore moderno in quegli anni li, bastava vedere la qualità dentro la velocità con cui faceva le cose. Quello lo ha proiettato subito nel futuro. MI ricordo una sua frase celebre: "Chiunque può giocare al calcio se gli dai 5 metri". Li faceva vedere le sue intenzioni, districarsi anche nello spazio stretto, muovere la palla. E' stato il vero cuore dell'Arancia Meccanica, ci ricordiamo quando l'Olanda di Cruyff era stata soprannominata così e lui ne era il cuore. Aveva la qualità di dettare un qualcosa che andava oltre le qualità del momento. E' stato un grande allenatore perché ha vinto la Champions. Forse è stato uno che aveva le qualità del falso 9, giocava centravanti ma lo trovavi ala, veniva sotto la metà campo a prendere palla sui piedi e ribaltava l'azione in un attimo. Ci ha insegnato molto e noi gli dobbiamo essere grati per tutto il resto della nostra vita"
Continuano nel pomeriggio i tweet di cordoglio provenienti da personaggi del mondo del calcio per la morte di Cruijff, lo scrive in spagnolo Albertini che ha avuto la fortuna di incontrarlo: “E’ stato un piacere conoscerti. Ora gli Angeli potranno gustarsi il tuo calcio”.
Beckenbauer, invece, scrive: “Sono scioccato. Johan è morto. Non è stato solo un vero amico per me, ma anche un fratello”.Platini esprime grande ammirazione definendolo: “Il migliore giocatore di tutti i tempi. Io ho perso un amico, il mondo ha perso un grande signore. Era un giocatore eccezionale.”
Tramite il suo profilo Facebook, Diego Armando Maradona lo saluta così: "Non ti dimenticheremo mai, Flaco". Alessandro Del Piero, invece, twitta una foto con il commento: "Grazie Genio".
Sono tantissimi i messaggi per ricordare il grande campione, arriva anche quello di Christian Panucci, intervenuto ai microfoni di Gianluca Di Marzio: “Provo una grande tristezza perché credo sia uno degli uomini che ha cambiato il calcio. Un calcio totale di una bellezza immensa, Quando l’ho sentito alla radio è stato un momento davvero triste. Ovviamente il primo ricordo che ho di lui è di quella finale di Coppa Campioni. Lui al tempo mi chiamava “il ragazzino” perché in mezzo a tutti i campioni del Milan non ricordava il mio nome ed ero obiettivamente l’ultima ruota del carro. Poi l’anno scorso quando lo incontrai su un campo da golf mi ricordo ridemmo insieme di questa cosa”.
Carlo Ancelotti, invece, scrive su Twitter: "Sei stato un genio sia come calciatore sia come allenatore. Non ti dimenticheremo Johan. Riposa in pace"
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