È finita oggi la settimana di permanenza di James Pallotta a Roma, il presidente giallorosso è partito alle 15,00 da Ciampino con destinazione Londra. Giorni di incontri, prima quelli istituzionali per il progetto stadio e per la rimozione delle barriere dallo stadio Olimpico, poi quello con Spalletti per darsi l'arrivederci a fine stagione quando il tecnico deciderà il proprio futuro e quello della squadra. "Spalletti è il quinto allenatore della mia gestione? Il calcio non è uno sport facile e noi abbiamo fatto errori - ha dichiarato il presidentea sports360 -. A volte abbiamo fatto due o tre passi avanti, altre volte un passo indietro. Ma ogni volta ci rialziamo pronti a ripartire di nuovo. Lo sviluppo del club? Abbiamo fatto qualche errore anche lì ma li stiamo correggendo". E Pallotta crede ancora nella possibilità di far diventare la Roma una delle big del calcio europeo: "Siamo seri su quello che vogliamo costruire, non siamo soltanto americani di passaggio che cercano di fare qualche soldo grazie alla squadra. Abbiamo il desiderio di dimostrare che nei prossimi 10 o 15 anni possiamo diventare una forza globale in questo sport. Se posso usare un’analogia col baseball, siamo soltanto al second inning". Per quanto riguarda invece il gap con la Juventus: "Dobbiamo essere più intelligenti e più furbi nel modo in cui facciamo le cose. Il loro management è lo stesso da anni, ed è qualcosa a cui dobbiamo aspirare perché dà stabilità alla società. Il loro stadio, ovviamente, è un altro fattore importante".
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Roma, Pallotta parte e ammette: “Dobbiamo essere più furbi”. Szczesny vuole restare
Il presidente giallorosso è partito oggi pomeriggio per Londra. Trigoria, ripresi gli allenamenti: individuale programmato per Emerson e Grenier. Assenti i nazionali
SZCZESNY - Il presidente vola a Londra, Szczesny invece non ci vuole più tornare. Il portiere polacco, in prestito dall'Arsenal, vorrebbe rimanere in giallorosso anche le prossime stagioni: "Ho parlato con lui ieri sera a cena - ha detto Bonieka Centro Suono Sport -, dice che vorrebbe restare per giocare ancora con la Roma. Chiaramente ha uno stipendio alto e bisogna vedere se il club giallorosso è in grado di acquistare il suo cartellino". Il destino del polacco è anche legato alla permanenza all'Arsenal di Arsène Wenger, tecnico che non ha mai stimato abbastanza il portiere tanto da mandarlo a giocare in prestito per preferirgli Cech: "Lui sta benissimo a Roma - assicura Boniek -, se dovesse rimanere Wenger non credo resterà all’Arsenal, con un altro allenatore potrebbe tornare a Londra. Nel 2019 gli scade il contratto, quindi a giugno si deciderà in assoluto il suo futuro in un senso o nell’altro".
TRIGORIA - Il portiere giallorosso è impegnato con la sua Polonia, intanto a Trigoriaquest'oggi sono ripresi gli allenamenti dopo i tre giorni di riposo concessi da Spalletti. Dopo il consueto riscaldamento in palestra, la squadra ha svolto esercizi sull’articolarità, il possesso palla e corsa. Conclusione con la consueta partita sul campo Testaccio. Grenier ed Emerson Palmieri hanno svolto lavoro individualeprogrammato; domani seduta mattutina e partitella con la Primavera il pomeriggio, poi altri due giorni di riposo con la ripresa fissata a lunedì.
ASSEMBLEA CAPITOLINA - Questa mattina ha avuto luogo in Campidoglio laseduta straordinaria dell'Assemblea capitolina per il progetto stadio della Roma. Ad aprire la serie di interventi nell'aula Giulio Cesare il nuovo assessore all'Urbanistica Montuori: "Questa Amministrazione intende promuovere una delibera di Giunta che riconsideri il pubblico interesse individuando i principi per la realizzazione di un nuovo progetto. Un progetto che permetta una revisione della precedente delibera a partire da una riparametrazione e riformulazione delle opere che determinano l'interesse pubblico dell’intervento". Il percorso che l’amministrazione M5s intende portare avanti "ci porterà nel breve periodo - ha spiegato Montuori - all’approvazione degli atti necessari da consegnare alla Conferenza dei servizi in corso e, successivamente, a ricevere un nuovo progetto sviluppato secondo le linee che verranno indicate e su cui il Consiglio si esprimerà riformulando di fatto l'interesse pubblico dell’intervento". Poi ha aggiunto: "Sicuramente imporremo di fare le opere prima del calcio di inizio, tutte le opere pubbliche che noi riteniamo necessarie perché questo progetto possa soddisfare l'interesse di un intero quadrante della città". Dure le opposizioni in Aula, a cominciare dalla capogruppo del Pd Michela Di Biase: "Era stata chiesta la presenza del sindaco di Roma in Aula, è presente solo lei e non viene nemmeno presentato un documento con il progetto. È una città bloccata dalle guerre intestine del movimento". Per il consigliere Giulio Pelonzi"il progetto autorizzativo non durerà meno di due anni. Lo stadio, semmai avrà luce, avrà luce dopo due anni di percorso autorizzativo e chissà quanti di percorso realizzativo".
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