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Roma, il debito non spaventa. FFP in regola, passivo per aumentare la competitività

LaPresse

L'indebitamento finanziario è da valutare in miglioramento comparando il rapporto perdite-ricavi dello scorso anno (192 su 175) e quello dell'ultimo bilancio (218 su 251 milioni). Chiudere con il -20 milioni è stata una scelta del club

Redazione

Acquisti, cessioni, ricavi, sponsor e obiettivi sportivi. La Roma di James Pallotta continua a lavorare a Trigoria per portare avanti una società acquistata con svariati debiti e che solo negli ultimi anni è riuscita a far tornare i contiinregola. Seppur con alcuni sacrifici. È aumentato infatti rispetto allo scorso bilancio il debitofinanziario netto, arrivato a 218,8 milioni di euro, ma allo stesso tempo il club ha fatto registrare il record di ricavi nella storia della Roma: l'ultimo bilancio, quello relativo al 2018 infatti si è chiuso con 251 milioni di introiti. L'indebitamento finanziario inoltre è da valutare in miglioramento comparando il rapporto perdite-ricavi dello scorso anno (192 su 175) e quello dell'ultimo bilancio (218 su 251 milioni). Una cifra, quella degli ultimi ricavi, che non considera le plusvalenze di 69 milioni di euro legate alle cessioni di Skorupski e Nainggolan. Non sono state prese invece in considerazione le partenze di Strootman e Alisson, i cui guadagni rientreranno nel bilancio del 2019.

Numeri che inducono quindi all'ottimismo per il futuro giallorosso. La chiusura del bilancio con una perdita di circa venticinquemilioni di euro è un dato che non preoccupa dal punto di vista del FinancialFairPlay, che consente una perdita per spese 'virtuose'. La chiusura del bilancio in passivo è stata una sceltadellaRoma per garantire la competitività massima possibile. Quella di spendere più di quanto è stato ricavato è stata una strategia della società per aumentare ancor di più il livello di competitività del club, sia in termini sportivi sia finanziari.