Ventisei maggio 2013, finale di Coppa Italia contro la Lazio. È questa l'ultima partita in cui la Roma ha giocato con uno sponsor sulla maglia. Da allora nulla, se non il logo di Roma Cares - ovviamente non retribuito - nella prima stagione di Rudi Garcia e tante polemiche. È difficile, infatti, comprendere come una società che non naviga nell'oro possa rinunciare ad un introito certo (la Wind fruttava 6 milioni all'anno), seppure si trattasse di una cifra non astronomica. La società a questo interrogativo ha sempre risposto con chiarezza che la Roma ha una potenzialità enorme e non si può accontentare di una soluzione di ripiego. Ma quella iniziata da poco è la quarta stagione senza sponsor per i giallorossi e questo mancato introito pesa sulle casse societarie. Come riporta la Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna, in Serie A cinque club si stagliano su tutti: il Sassuolo incassa dalla controllante Mapei18 milioni all'anno (uno meno del Tottenham, per intenderci), la Juventus17 da Jeep mentre il Milan ne prende 14 da Emirates. A chiudere questa top five l'Inter (12 da Pirelli) e il Napoli, che prende annualmente 9 milioni divisi tra Lete e Garofalo. In Europa domina di gran lunga il Manchester United che percepisce la cifra monstre di 70 milioni da Chevrolet. Segue il Barcellona che ha appena siglato un accordo con Rakuten che frutterà ai catalani 55 milioni. Poi Chelsea (47), Bayern Monaco, Arsenal e Liverpool (35). Dietro il Real Madrid fermo a quota 30. Vedremo se anche la Roma la prossima stagione potrà contare su un introito relativo allo sponsor sulla maglia, certamente inferiore ai top club europei ma non per questo meno importante.
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Roma, ecco quanto perdi senza sponsor
Da quattro stagioni la Roma fa a meno dei soldi di uno sponsor in attesa della soluzione ottimale che tarda ad essere trovata
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