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Quel Mal di Cina di Tommasi in un libro-diario

(La Gazzetta dello Sport – S.Boldrini) Mal di Cina. È la saudade di Damiano Tommasi, che ha raccontato la sua esperienza di calciatore in Cina in un bel libro che raccoglie i suoi appunti di viaggio e diversi articoli scritti per...

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - S.Boldrini) Mal di Cina. È la saudade di Damiano Tommasi, che ha raccontato la sua esperienza di calciatore in Cina in un bel libro che raccoglie i suoi appunti di viaggio e diversi articoli scritti per l’edizione romana della Gazzetta dello Sport, nella rubrica che lui volle battezzare «Pagine gialle».

Il libro Mal di Cina (edizioni Cierre Grafica, 94 pag, 12 euro) è stato presentato giovedì sera a Verona, all’Accademia di agricoltura, scienze e lettere. Damiano, che ha indossato la maglia del Tianjin Teda nel 2009 dove ha chiuso la carriera, ha spiegato il senso della sua avventura: «La Cina mi incuriosiva e volevo rimuovere il pregiudizio della mia figlia più grande, Beatrice, che aveva paura dei cinesi. Beatrice è venuta a trovarmi due volte e non voleva più tornare in Italia. La Cina mi ha affascinato con i suoi contrasti: punte di modernità e povertà, l’inquinamento di Pechino e i balconi di Canton, la passione dei tifosi e un modo di vivere il calcio diverso rispetto ai canoni europei» . Damiano come Marco Polo: «Essere il Marco Polo del calcio è stata una sfida affascinante. Il calcio cinese è ancora acerbo, ma una cosa i cinesi non possono invidiare a nessuno: l’illusione e l’entusiasmo di voler crescere ed essere protagonisti» .