Pizarro non vuole partire. Piace il fantasista Ramirez

(La Repubblica - F. Ferrazza) - Si è sentito uno di loro, e con loro ha voluto festeggiare, seppure a distanza, la vittoria dello scudetto. “Prendetemi una medaglia, ho giocato anch’io una partita con voi” il senso del messaggio che David Pizarro ha inviato a Bruno Conti.

Il Peq ha infatti giocato una gara con i baby di De Rossi, contro la Reggina, quando i suoi rapporti con Ranieri (e con Montali) erano arrivati ai minimi termini, al punto da far avviare alla vecchia dirigenza una trattativa per il passaggio del cileno al Napoli. “L’idea non è venuta a me — ci tiene, infatti, a precisare Sabatini — non parlo dei ragazzi finché non mi sarò confrontato con tutti loro. Pizarro è vero che ha trascorso dei momenti non felici, ma sono situazioni contingenti, mi sembra fisiologico che ci possano essere delle incomprensioni, esistono dinamiche che a volte sfuggono al controllo ma sono cose normali nel calcio”. Passato il periodo negativo, David vorrebbe restare, affascinato dall’arrivo di Luis Enrique e rinvigorito dall’aria nuova che si respira a Trigoria. Da capire, a questo punto, quanto il nuovo progetto possa fondarsi anche su di lui.

Ma in queste ore si parla molto di un altro sudamericano, di quel Gaston Ramirez, trequartista, classe ‘90, del Bologna, nazionale uruguaiano. Ieri Sabatini, a Milano, ha parlato a lungo con Bagni, uomo mercato degli emiliani. «Il Bologna ha rifiutato dieci milioni dai giallorossi» l’ammissione, qualche giorno fa, del manager del ragazzo, Pablo Betancourt. La trattativa va avanti, con il ds giallorosso che preferirebbe inserire qualche contropartita tecnica, non contento del gioco al rialzo del club emiliano. Intanto dalla Spagna, il Barcellona deciderà il da farsi sui giovani che Luis Enrique vorrebbe portare a Roma (vedi Montoya e Soriano).