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Pellegrini tra gol e cicoria: “Mi mancava”

Il centrocampista italiano: "Mi piace giocare mezzala per poter segnare un po'. Spero che sia un anno importante per me e per la squadra, vogliamo portare a casa qualcosa e regalare ai tifosi quello che tutti sognano"

Redazione

La naturalezza dei 21 anni, la voglia di rimanere se stessi. "Credo che sia il mio più grande pregio", lo stupore, ancora quasi ingenuo, della prima convocazione in Nazionale o della condivisione dello spogliatoio "con un numero uno come Dzeko. In tutti i sensi"Lorenzo Pellegrini, in diretta su Facebook, ha risposto ieri alle domande dei tifosi ed è sembrato perfettamente a suo agio. Non solo: non ha avuto problemi a raccontare un po’ di sé senza filtri, come quando ha rivelato che la cosa che più gli mancava quando viveva a Modena (e giocava col Sassuolo) era "la cicoria". "Per carità, c’era anche lì, ma non era come quella di Roma", come riporta Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

Detto che il centrocampista giallorosso ha ribadito come "se serve posso fare anche il mediano, ma a me piace giocare da mezzala, anche per poter segnare un po’ di più" e ha pure raccontato di come amici e parenti aspettino con ansia la sua prima rete romanista, Pellegrini ha aggiunto: "Spero che sia un anno importante per me e per la squadra, vogliamo portare a casa qualcosa e regalare ai tifosi quello che tutti sognano. Il mio idolo – ha poi raccontato – era Ronaldinho, mi piaceva il suo modo di giocare a calcio sempre col sorriso. Poi mi ispiro a De Rossiripercorrere anche la metà della carriera sua e di Totti sarebbe un onore. Ho scelto il numero 7 perché mi piacciono le maglie con un numero solo e visto che il 6, che avevo al Sassuolo, è di Strootman, ho preso il 7 che è stato anche del grande Bruno Conti. È una responsabilità che ho voluto prendere con piacere".