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Osvaldo: “A caccia di rivincite”

(Corriere della Sera – G. Piacentini) – «Borriello è un problema». È stato un buon profeta Walter Sabatini che il giorno del suo insediamento aveva già capito come sarebbe andata a finire. Ieri doveva essere il giorno del...

Redazione

(Corriere della Sera - G. Piacentini) -«Borriello è un problema». È stato un buon profeta Walter Sabatini che il giorno del suo insediamento aveva già capito come sarebbe andata a finire. Ieri doveva essere il giorno del passaggio al Psg dell'ex attaccante del Milan, ma qualcosa sull'asse Roma-Parigi non è andato per il verso giusto.

Da Trigoria fanno sapere che il giocatore ha rifiutato il trasferimento in prestito, mentre dalla Francia rimbalza la notizia di una mancata intesa tra le società. Nel pomeriggio di ieri il Psg con un comunicato ufficiale ha tolto dal mercato Mevlut Erding, l'attaccante turco che avrebbe dovuto fare spazio a Borriello che, a meno di 48 ore dalla fine del mercato, resta un giocatore giallorosso e blocca anche il possibile arrivo di Palacio, sul quale la Roma stava lavorando in maniera frenetica.

Nel giorno della presentazione di Osvaldo, Luis Enrique scopre di avere una squadra con quattro centravanti - Totti, Bojan, Borriello e Osvaldo – e pochi esterni. Se non ci saranno novità (sempre possibili) nelle ultime ore di mercato qualcuno dovrà snaturare il suo modo di giocare. E se Bojan in queste prime uscite ha giocato esterno, se Borriello si impegna (con scarsi risultati) sulla fascia destra, per trovare spazio l'ultimo arrivato in casa giallorossa dovrà vedersela con Francesco Totti. Che non è al top nelle preferenze del tecnico spagnolo, ma resta pur sempre il calciatore più importante della storia giallorossa. «Totti è un fuoriclasse, con gli altri invece siamo sullo stesso livello». Non si può dire che non abbia le idee chiare, l'ex attaccante di Lecce, Fiorentina e Bologna e la scelta della maglia, la numero 9 lasciata libera da Vucinic, la dice lunga su come vorrebbe essere utilizzato. «Lo sanno tutti che io preferisco giocare centravanti, il mio idolo è Batistuta e mi accontenterei di fare la metà di quello che ha fatto lui, ma come utilizzarmi lo dovrà decidere l'allenatore. Credo di poter giocare insieme a Francesco, lo ammiro da quando ero piccolo». Un ruolo importante nel suo arrivo a Roma lo ha avuto il dimissionario Ivan de la Pena («Un amico, lo sento spesso e mi dispiace non trovarlo qui») ma soprattutto la sua voglia di rivalsa verso il calcio italiano, dal quale si è sentito scaricato. «Ho una grande voglia di rivincita, in Spagna avevo trovato un allenatore che credeva in me e mi faceva giocare ma mi mancava la pressione che c'è in Italia, più grande è la responsabilità e più la sfida mi affascina».

Di sicuro non gli manca la personalità. «Troppi 18 milioni per il mio cartellino? Secondo me sono anche pochi... Spero che i tifosi mi ricordino perché avrò segnato più di 20 gol quest'anno». Se lo augura anche l'a.d. Claudio Fenucci che ha parlato di Osvaldo come di «un acquisto per il presente e per il futuro» e ha assicurato che «nei prossimi giorni Sabatini incontrerà l'agente di De Rossi per cercare di concludere la trattativa». Finale su Totti. «Per lui parla la sua storia, è parte integrante e vitale del progetto Roma e non sarà mai un problema come giocatore».