(repubblica.it – F.Bianchi) "Immagini correlate": si chiama così il nuovo fronte su cui si muovono le cinque big (Milan, Inter, Juventus, Napoli e Roma) contro le 15 ribelli, guidate da Claudio Lotito, l'ex moralizzatore ("paga l'affitto, paga l'affitto...", gli urlavano i "suoi" tifosi sabato all'Olimpico).
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Nuovo attacco delle 5 big “Le interviste tv sono nostre”
(repubblica.it – F.Bianchi) “Immagini correlate”: si chiama così il nuovo fronte su cui si muovono le cinque big (Milan, Inter, Juventus, Napoli e Roma) contro le 15 ribelli, guidate da Claudio Lotito, l’ex moralizzatore...
Cosa sono le immagini correlate? Sono le interviste pre e post-partita (comprese quelle immagini, finte, negli spogliatoi) che le cinque big non vogliono più mettere nel pacchetto dei diritti tv ma tenersi per sé. "Perché - spiegano - si tratta di diritti individuali". Valgono circa una cinquantina di milioni e sono (o possono previsto diventare) il nuovo fronte dello scontro. Domani a Milano è prevista un'assemblea di Lega di serie A più accesa che mai: da anni si litiga furiosamente sui 200 milioni dei diritti tv da spartirsi. Non c'è accordo sul bacino d'utenza: le 15 ribelli si sono rivolte a due società demoscopiche (una si è già ritirata: la delibera di Lega, secondo molti legali, ora è nulla) per stabilire i criteri sui tifosi-simpatizzanti-amici degli amici, su auditel, abbonamenti e, chissà, anche sui caffè Borghetti.
Ma le Grandi danno battaglia: prima hanno minacciano di non fare mercato con Palermo, Fiorentina e c. (non succederà, troppi gli interessi in ballo), poi il 20 maggio davanti al Tnas del Coni sosterranno che la legge Melandri sui diritti tv collettivi è "incostituzionale" (almeno in alcuni suoi articoli, quelli che riguardano la mutualità fra le varie Leghe).
Lo ha scritto nella sua corposa e dettagliata memoria l'avvocato Riccardo Stincardini per conto della Lega di A. Che la legge Melandri sia incostituzionale lo sostiene comunque da anni anche l'avvocato Leandro Cantamessa del Milan. Il Tnas potrebbe passare quindi le carte ai tribunali dello Stato (Corte d'appello). Se ne parlerà magari più avanti, anche di fronte al tribunale civile di Milano dove la Lega Pro dei combattivi Mario Macalli e Francesco Ghirelli ha citato la Lega di serie A di Maurizio Beretta (domani si dimette? Non si sa...) per la questione della ripartizione dei soldi dei diritti tv.
Sempre soldi, appunto. E domani in Lega, come detto, le cinque big, furibonde con le loro "sorelline" che si sono messe di traverso, potrebbero fare sentire di nuovo le loro voce, minacciando appunto di aprire un nuovo fronte. Quello delle immagini correlate.
Ma è possibile che l'argomento, visto il pessimo clima, possa essere rinviato ad un'assemblea successiva, ai primi di giugno, quando - si spera almeno - le acque si saranno calmate. C'è da discutere presto comunque sul rinnovo dei diritti tv (dal 2012).
La Lega Calcio deve presentare alle Autorità (antitrust e telecomunicazioni) le linee guida per il bando d'asta che dovrebbe andare in onda in estate (i club sperano di arrivare a 1100 milioncini, ma sarà molto dura...). Ci sarà anche da litigare, presto, sul nome del nuovo presidente: le 15 ribelli potrebbero proporre l'avvocato Stefano Campoccia, ma così si arriverebbe ad una rottura totale con le Grandi. Conviene? Più saggio trovare un accordo su un nome che stia bene a tutti. In corsa, lo ricordiamo, Rosella Sensi (in ascesa), Franco Carraro e Tullio Camiglieri.
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