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Mou su De Rossi, la Roma dice no

(Corriere dello Sport – P.Torri) – Senza interrogativo, tanto meno condizionale. De Rossi al Real, sì o sì, questo il titolo di ieri mattina del quotidiano spagno­lo Marca, notoriamente molto, ma molto vi­cino alla casa blanca.

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(Corriere dello Sport – P.Torri) - Senza interrogativo, tanto meno condizionale.De Rossi al Real, sì o sì, questo il titolo di ieri mattina del quotidiano spagno­loMarca, notoriamente molto, ma molto vi­cino allacasa blanca.

Venticinque milioni di euro il prezzo del cartellino, Mourinho l’ispi­ratore, il cambio di proprietà nella Roma e i desideri del giocatore alla base di un tra­sferimento che per certi ver­si avrebbe del clamoroso. REAL -Di sicuro si può dire una cosa: la notizia c’è, nel senso che qualcuno l’ha ga­rantita dai piani alti del Real.Se poi questa cosa serve ser­ve come specchietto delle al­lodole per un altro obiettivo di mercato, oppure corrispon­da alla realtà, lo scopriremo mercato facendo. Del resto non più tardi di una decina di giorni fa, dopo partita del der­by che gli aveva restituito il sorriso dopo il gestaccio a Donetsk, lo stesso giocatore, alla Roma da quando aveva tredi­ci anni, aveva lanciato un segnale che pote­va e doveva essere interpretato come una no­vità,«prima parlavano male di me fuori Ro­ma, ora lo fanno nella mia città, a Roma sta cambiando qualche cosa». Il dubbio, insom­ma. Gonfiato, pure, dal fatto che il centro­campista di Ostia tra poco più di un anno an­drà in scadenza di contratto e, di prolunga­mento, finora se ne è parlato ma nessuna fu­mata bianca. Se poi a tutto questo ci si ag­giunge il fatto che loSpecial onenon ha mai nascosto la sua stima nei confronti di De Ros­si e che il presidente Florentino Perez quan­do c’è da comprare non è che sta lì a trattare più di tanto, si capisce bene come potrebbe­roesserci tutte le premesse perchéDe Ros­si al Real, sì o sì. ROMA -Tra il dire e il fare, comunque, di mez­zo c’è la Roma. Che, quella di ieri e quella di domani, sa bene come sarebbe perlomeno impopolare congedarsi o presentarsi con l’addio alcapitano del futuro,pur tenendo presente che nella Capitale l’indice di gradimento del gio­catore non è più quello di una volta. A Trigoria in tempi re­centi e recentissimi, ogni vol­ta che qualche dirigente ha parlato del futuro del giocato­re, non si è messo mai in dub­bio il fatto che De Rossi pro­lunghi e resti. Anche ieri, ab­biamo avuto l’ennesima con­fema. Il direttore operativo Gian Paolo Montali ha chiari­to ulteriorimente la posizione della società, da intendersi più quella di domani che quella di ieri:«Ci fa piacere che un nostro giocatore sia cercato da uno dei club più prestigiosi al mondo. Questo, perlomeno, vuole dire che è giusta la nostra intenzione di trovare un accordo con De Rossi per un pro­lungamento contrattuale». Le intenzioni del­la Roma, sono dunque sempre le stesse. Non sono neppure i venticinque milioni che sa­rebbero stati offerti dal Real a poter imbaraz­zare più di tanto, non ci si dimentichi che due anni fa la società giallorossa ebbe la forza e il merito di rinunciare a un’offerta del Chel­sea superiore ai 40 milioni. Il nodo, insomma, è soprattutto nella scelta che vuole fare il gio­catore. Perché se ha davvero metabolizzato chea Roma qualche cosa sta cambiando,al­lora sarebbe probabilmente più complesso trovare il punto d’incontro per il prolunga­mentoin giallorosso.