Che tra i due ci fosse un evidente feeling è stato chiaro fin dalla passata stagione, ma oggi tra josé Mourinho e Lorenzo Pellegrini è ufficialmente sbocciato l'amore, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera.
Il Corriere della Sera
Mou incorona Pellegrini ma si dispera per Wijnaldum
Dopo gli sguardi nella sera della presentazione, quella passeggiata fianco a fianco fino al centro del campo, e dopo le scelte dello Special One che aveva già consegnato al suo capitano le chiavi della squadra, ieri il tecnico portoghese ha mes so definitivamente la corona sulla testa del numero 7.
"Lorenzo - le parole di Mourinho - giocherà ovunque: può farlo nel ruolo di Dybala e Zaniolo ma anche davanti alla difesa, e la cosa importante è che non sono io a forzarlo perché lui è a suo agio a giocare in tutte le posto zioni, è un plus molto importante per noi".
La questione del ruolo è fondamentale, perché allunga la rosa in mezzo al campo ed è un'indicazione anche in chiave mercato: servono un attaccante (l'ex granata Belotti, come si sa ormai da tempo) e un difensore, ma non un centrocampista "Sicuramente il Pellegrini di due-tre anni fa non avrebbe potuto dare stabilità giocando nei due davanti alla difesa, ora invece può farlo. Non c'è bisogno che giochi per forza uno tra Matic e Cristante, non ci sono problemi, basta che la squadra sia capace di essere compatta difensivamente. Si tratta di una questione di empatia, di organizzazione e di equilibrio tattico: oggi siamo più maturi Cristante? E innegabile che sia un giocatore molto importante per me a tutti i livelli, come calciatore e come persona, per la stabilità che dà in campo e fuori".
Tutte queste considerazioni, ovviamente, Mourinho le aveva fatte tirando in ballo anche Wijnaldum, prima che l'olandese si infortunasse gravemente e riportasse la frattura della tibia destra che lo terrà lontano dai campi di gioco sino ai campionati del mondo in Qatar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA