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Malagò: «Stadio senza barriere? Questa città lo merita»

Da Malagò al ministro Lotti: sempre più sostegno per l'attesa svolta. Il Prefetto prende tempo, l'Associazione funzionari polizia è scettica

Redazione

I tifosi esultano, la polizia e la prefettura rimangono perplesse e Malagò parla di fiducia mentre le società e i ministri interessati che fanno trapelare la conferma della riunione di martedì. A Roma l'argomento che fa più discutere riguarda la rimozione delle barriere, anche più delle questioni di campo. Il primo a parlare, inizialmente alla Gazzetta e poi a margine di una conferenza stampa, è stato Malagò. «Le tifoserie di Roma e Lazio hanno dimostrato maturità e quindi meritano un po’ di fiducia. Dal primo giorno ho sempre fatto il tifo per la rimozione, anche sapendo che non era nostra competenza perché noi siamo solo i proprietari dello stadio. Se si è trovata una soluzione con chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico non posso che essere felice».

Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", il prefetto Basilone ha preferito non sbilanciarsi. «Non so nulla di questa riunione. Togliere le barriere? È una valutazione che non compete a me a questo punto, vediamo che cosa ci dicono, io mi aspetto la convocazione a questa riunione». Duro, invece, il sindacato di polizia che ha commentato per voce del suo segretario Enrico Letizia. «Non comprendiamo affatto l’iniziativa del Ministero dello Sport. Nessuna intesa o rapporto è possibile con il mondo degli ultrà­. Rimuovere le barriere è una resa ai violenti, lo stato non può permettersi di cedere».

(C. Zucchelli)