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L’Inter di Thohir non è indonesiana, ma cinese. Ecco perchè. Presto verrà quotata in Borsa ad Hong Kong

Il controllo dell’FC Internazionale Milano, meglio nota come Inter, non sta in Indonesia come poteva lasciar pensare la nazionalità del suo nuovo proprietario, il tycoon Erick Thohir che opera nel Paese del Sud est asiatico e che proprio...

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Il controllo dell'FC Internazionale Milano, meglio nota come Inter, non sta in Indonesia come poteva lasciar pensare la nazionalità del suo nuovo proprietario, il tycoon Erick Thohir che opera nel Paese del Sud est asiatico e che proprio oggi è tornato a Milano per assistere domenica al match Inter-Sampdoria.

Il nuovo socio di maggioranza al 70% della squadra nerazzurra, di cui Massimo Moratti è ancora azionista al 28% circa, è infatti la International Sports Capital (Isc) Hk Limited. Che però, secondo quanto ricostruito da ilmondo.it, è una società basata a Hong Kong, più precisamente ha sede legale al 36/F di Tower Two fra Times Square e il civico 1 di Matheson Street, nella Causeway Bay della metropoli asiatica.

E' stata infatti la Isc, che vede Thohir come socio di maggioranza affiancato da Rosan Perkasa Roeslani e Handy Soetedjo, che ha sottoscritto qualche giorno fa l'aumento di capitale di 10,5 milioni di euro deliberato dall'Inter, da 4,5 a 15 milioni, avvenuto mediante emissione di 8,1 milioni di titoli per un controvalore complessivo di 75 milioni, di cui 64,5 milioni a titolo di sovrapprezzo.

La sede della controllante dell'Inter a Hong Kong spiega da una parte perché Thohir abbia intenzione, una volta raggiunto l'equilibrio di bilancio, di quotare i nerazzurri proprio sulla borsa della metropoli asiatica.

E si ricollega alla pre-vendita della squadra che Moratti fece nel 2012 nella sede milanese dell'Ubs (banca che vede presente nel board di Ubs Italia l'ex direttore generale dell'Inter, Ernesto Paolillo), quando aveva concluso un'intesa per l'ingresso di un gruppo di investitori cinesi nel capitale.

Erano la China Railway Construction Corporation e la Qsl Sports Limited, società di Hong Kong specializzata nella gestione dei diritti sportivi, che con 70 milioni si erano impegnati ad acquisito il 15% del club nerazzurro, con opzione a salire al 33% in 24 mesi. Poi l'intesa sfumò e dopo pochi mesi è arrivato il tycoon indonesiano.