(Corriere dello Sport - P.Torri) Non ha mai avuto un carattere facile, David Pizarro. E non vogliamo dire che sia una colpa, anzi, nella sua carriera ha sempre dimostrato di avere personalità, roba che non si compra in nessun mercato.
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L'esplosione a Udine grazie all'intuizione di Spalletti
(Corriere dello Sport – P.Torri) Non ha mai avuto un carattere facile, David Pizarro. E non vogliamo dire che sia una colpa, anzi, nella sua carriera ha sempre dimostrato di avere personalità, roba che non si compra in nessun mercato.
Già a Udine aveva mostrato che se gli salta la mosca al naso, le cose si complicano. Era arrivato in Friuli giovanissimo, chi lo conosceva assicurava sulle sue qualità, poi esplose quando arrivò Luciano Spalletti sulla panchina dei friulani. La conseguenza fu che molti club importanti cominciarono a mettere gli occhi sul cileno, l’Udinese che non ha mai fatto sconti neppure ai parenti stretti, il giocatore non ne voleva sapere di prolungare il contratto, al punto che fu messo fuori rosa. Poi si arrivò a un accordo, Pizarro che firma il contratto a fronte della garanzia di poter essere ceduto a un club importante per una determinata cifra. Cosa che si materializzò alla fine di quella stagione quando fu acquistato dall’Inter.
SPETTATORE -Dove, però, con Roberto Mancini, le cose non andarono come sperava il cileno, costretto al ruolo di spettatore, ruolo che ha sempre gradito molto poco. Inevitabile alla fine di quella stagione che il giocatore decidesse di andare da qualche altra parte. E lì tornò protagonista l’allenatore sicuramente preferito dal cileno, cioè Luciano Spalletti. Il tecnico, alla seconda stagione sulla panchina della Roma, alla società in quella lunga estate chiese soltanto un giocatore, cioè David Pizarro, nella convinzione che con lui sarebbe tornato il centrocampista che aveva conosciuto in Friuli, cioè uno dei migliori in circolazione. Fu una trattativa lunga e complessa, che in più di un’occasione rischiò di saltare in maniera definitiva.
NOTTE -Anzi a un certo punto era proprio saltata, conseguenza anche di rapporti non proprio d’amicizia tra il ds Daniele Pradè e il procuratore del cileno, all’epoca Fernando Hidalgo ( oggi è Beppe Bozzo). La ricordiamo bene quella notte in cui Pizarro sembrava aver detto addio alla Roma. Avevamo già chiuso il giornale con un titolo che testimoniava del mancato acquisto del giocatore, come peraltro ci avevano confermato in quella giornata tutte le parti in causa. però, siccome siamo capoccioni,proprio mentre stavamo uscendo dal giornale, scrivemmo un sms a Luciano Spalletti che sapevamo sentirsi tradito dal giocatore.Ma può essere che Pizarro ci ripensi e venga alla Roma?.La risposta fu chiarissima: « Può essere ». Tornammo al giornale, per rifare tutto. Due giorni dopo, il cileno si presentò ai suoi nuovi tifosi a Rieti, nel corso di un’amichevole precampionato, per cominciare una storia che dovrebbe durare sino al trenta giugno del 2013. Dopo tornerà in Cile a chiudere la sua carriera.
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