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La Juve resta la squadra da battere ma come cresce la Roma di Zeman

(repubblica.it – A.Vocalelli) Scossa dai durissimi provvedimenti nei confronti di Conte, Bonucci e Pepe

Redazione

(repubblica.it - A.Vocalelli) Scossa dai durissimi provvedimenti nei confronti di Conte, Bonucci e Pepe (con la Juve letteralmente vittima, visto che in discussione c'è eventualmente il passato dei suoi attuali tesserati) e dagli annunci di austerity di Berlusconi, l'estate sta riscrivendo le gerarchie del campionato. Indecifrabile il momento bianconero, di un club che ha piazzato con largo anticipo i colpi migliori del mercato, attingendo a quel formidabile serbatoio di talenti che è l'Udinese, ma anche di una società alle prese con il più pesante pedaggio da pagare alla vicenda delle scommesse, con il forte rischio di dover fare a meno del suo tecnico e di due giocatori importantissimi in una stagione comunque avvelenata. Un'estate di tormenti in cui resta da capire se alla fine prevarrà la rabbia, anche positiva da trasmettere sul campo, oppure se le peripezie di questo agosto infuocato finiranno per incidere negativamente sull'intero ambiente. Insomma, di sicuro la Juve resta ancora la squadra guida del campionato: ma dal nuovo e pressante peso della Champions League, a un'estate divisa tra campo e aule di tribunale, che coinvolgono come detto anche importanti giocatori, bisognerà capire come reagirà il motore bianconero.

Non c'è dubbio che - dato come punto fermo il valore del Napoli di Mazzarri - dietro alle migliori si stia facendo avanti, sgomitando a colpi di mercato, la nuova Roma.

La nuova Roma degli americani? La nuova Roma di Baldini e Sabatini? In questo momento è forse giusto definirla la nuova Roma di Zeman, che si sta appunto muovendo secondo i princìpi ispiratori del suo tecnico. E se Destro ha rappresentato la firma più di moda in un mercato senza i proverbiali botti, l'arrivo di Balzaretti ha fatto lievitare - e non poco - le quotazioni giallorosse. A dimostrazione che il calcio si fa con i giovani, però assistiti da giocatori d'esperienza, già pronti per simili ribalte ed importanti per la crescita dei ragazzi. Balzaretti da questo punto di vista è una garanzia: esterno di valore, forza, è uno che può mettere al servizio del reparto tutte le sue conoscenze nazionali e internazionali. Già, perché proprio lui è stato uno degli elementi di maggior novità e di maggior valore della Nazionale che ha conquistato la seconda piazza all'ultimo Europeo.

Solo lui e Giovinco, tra gli azzurri, hanno cambiato squadra e a questi livelli un trasferimento fa sicuramente effetto. L'attacco della Roma è comunque ottimo e addirittura superaffollato, il centrocampo solido e quadrato agli ordini di De Rossi, la difesa dunque più completa e ancora alla ricerca di un centrale che possa dare ulteriore solidità. Certo è che il ritorno di Zeman in serie A coincide con la possibilità per il boemo di giocarsela davvero per il vertice. Tanto più che il disastroso Luis Enrique gli ha lasciato in dote un altro, importantissimo, alleato: il no all'Europa. E visto che nessuno come Zeman sa sfruttare il lavoro in campo, settimanale, il fatto di potersi concentrare su un solo impegno, può diventare davvero un fattore decisivo.

Insomma, ad appena venti giorni dalla partenza, c'è un profilo nuovo in serie A, che potrebbe però modificarsi ancora. Impossibile pensare che Berlusconi e Moratti accettino davvero di partire in seconda fila, ed infatti i nerazzurri sono a caccia di campioni in Sudamerica, senza contare che i tifosi della Lazio sperano che dall'immobilismo di Lotito alla fine nasca un nuovo affare Klose. Ultima annotazione: tra le altre, attenti alla Fiorentina. Che sta facendo tutto concretamente e bene. Perché nel calcio, oltre ai soldi, contano le idee.