(Il Messaggero - S.Carina) Dopo 13 anni Zeman è tornato in quella che ha sempre definito la sua casa. E poco importa se l’avversario non è stato quello delle grandi occasioni. L’abbraccio della gente, accorsa in massa creando file interminabili all’Ostello della Gioventù alla ricerca degli ultimi tagliandi disponibili nelle ore che hanno preceduto la gara, lo ha ripagato di questa lunga attesa. L’ultima volta che aveva provato un’emozione simile, vestendo i colori giallorossi, era stato il 16 maggio del 1999. La gara era Roma-Cagliari, conclusasi poi con un successo per 3-1 (con doppietta di Totti). Una partita per certi versi inutile, visto che si trattava della penultima giornata di un campionato vissuto costantemente sull’onda della polemica con la Juventus.
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Juve, Zdenek rilancia
(Il Messaggero – S.Carina) Dopo 13 anni Zeman è tornato in quella che ha sempre definito la sua casa.
Tredici anni dopo, è come se il tempo si sia fermato. Dopo un’estate ricca di botta e risposta con il club bianconero, ieri il tecnico ha replicato ancora, stavolta alle parole di Elkann: «Se ci sono rimasto male per quello che ha detto? No, non mi sono offeso. Abbiamo opinioni diverse sullo sport e poi la Juventus negli ultimi anni non ha dato esempi positivi...». L’ennesima stoccata che inevitabilmente creerà ulteriori risposte piccate da Torino.
Nell’attesa, meglio forse parlare del successo contro l’Aris, il nono consecutivo dal ritorno del boemo sulla panchina della Roma: «Abbiamo fatto bene ma sappiamo che il campionato è diverso dalle partite amichevoli. Ma sono contento del comportamento della squadra, sono fiducioso».
Come al solito, il pubblico lo ha osannato: «Mi ha fatto molto piacere l’affetto della gente, sono contento che siano venuti in tanti nonostante non sia ancora periodo di calcio vero. Abbiamo cercato di fare la partita e per lunghi tratti ci siamo riusciti. Poi che potevamo arrivare di più davanti alla porta è vero ma io non ho fretta…». Abbozza un sorriso che immediatamente si spegne quando gli chiedono di De Rossi (atteso domani in conferenza stampa a Trigoria): «Sono convinto che rimarrà con noi, è importante. La società non mi ha chiesto se mi serve perché sa che ne ho bisogno».
Difficile essere più chiari come quando spiega che gli arrivi nel reparto centrale difensivocon Marquinhos, è inutile attendersene: «No, non mi aspetto nulla. Marquinhos e basta. Anche perché c’è Romagnoli che sta facendo bene e crescerà con noi». Passerella finale su Totti: «Non ha segnato ma è questo quello che deve fare e mi auguro che continui a farlo».
Chi invece ieri il gol l’ha trovato è Osvaldo: «Abbiamo fatto una buona partita contro una buona squadra. Speriamo ora di vincere contro il Catania. Se resto? Ma dove volete che vada. Sto troppo bene qui. Il mister? È sempre lo stesso, non è cambiato». Parola al nuovo arrivato Balzaretti, osannato nel pre-gara, insieme a Destro, Piris e De Rossi, dalla Curva Sud: «Una bellissima emozione. Dove possiamo arrivare quest’anno? Non è giusto fare delle classifiche in questo momento, vogliamo fare un bel calcio e far divertire la gente. Con il bel gioco arriveranno i risultati, l’entusiasmo fa bene, fa piacere vedere la gente contenta ma noi dobbiamo rimanere con i piedi per terra».
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