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Io, Francesco, segno da 21 anni

Trecento gol del capitano giallorosso con la maglia giallorossa, ma pochi festeggiamenti per un record amaro arrivato con il pareggio contro il Sassuolo

Redazione

Trecento gol, ma anche tanta rabbia per questo pareggio interno con il Sassuolo. Avrebbe voglia di festeggiarlo questo traguardo storico, ma il capitano ha sempre prima pensato alla squadra, poi a se stesso: «Trecento è un bel numero, ma avrei preferito vincere contro il Sassuolo — ha scritto sul suo blog —. Nel calcio gli obiettivi da raggiungere come collettivo devono essere sempre prioritari rispetto a quelli individuali. Io sono davvero contento solo quando la Roma vince».

Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", intorno a lui poi il silenzio. Non una frase di un dirigente a celebrare il traguardo del miglior marcatore della storia della Roma. Non un compagno a rendergli omaggio attraverso quei social network tanto spesso usati. Anzi sì, uno, Antonio Rüdiger, sbarcato a Trigoria l’altro ieri:«Auguri al nostro capitano per il gol numero 300! Che spettacolo! Grande rispetto». Anche qualche parola di Rudi Garcia: «A 39 anni è difficile giocare troppo. Ma Francesco ha avuto il sangue freddo per segnare, 300 è un numero incredibile»Rüdiger, Garcia e nessun altro. E allora meglio consolarsi con Cristian e Chanel, la doppietta di Francesco, in tribuna come sempre vicini a Ilary. Mentre papà in campo segnava, i figli mostravano orgogliosi al mondo intero una maglia bianca con la scritta «Grazie papà» e «300».