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Giampaolo: “E’ la vittoria del gruppo: partita emozionante. Sono soddisfatto”

Le parole del tecnico della Sampdoria dopo la vittoria contro i giallorossi

Redazione

La Roma esce dall'Olimpico con le ossa rotte, tra i fischi del pubblico e i cori polemici della curva Sud. Un gol di Zapata regala i 3 punti alla Sampdoria e lascia i giallorossi a 3 punti dal quarto posto occupato dall'Inter. Al termine della gara, il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo ha rilasciato alcune dichiarazioni.

GIAMPAOLO A PREMIUM SPORT

Vittoria importante.

E' la vittoria del gruppo, di tutti i ragazzi che hanno giocato meno e che hanno risposto presente. C'era da fare una grandissima partita sul piano della personalità, anche perché la Roma quando spinge è pericolosa e lo è anche l'ambiente che ti trascina. Era difficile, dopo quel grande primo tempo, a reggere nel secondo. Ci siamo riusciti, la squadra mi ha soddisfatto molto. Partita emozionante.

Nel secondo tempo Viviano strepitoso.

Alvarez e Capezzi sono stati molto bravi. La Roma ha una qualità offensiva individuale di tutto rispetto, dovevamo essere bravi a gestire le difficoltà, non potevamo pensare di fare una passeggiata di salute.

Potete pensare all'Europa che conta?

Dobbiamo giocare e divertirci. Le squadre che ci stanno sopra sono più attrezzate. Siamo messi bene, ma a noi interessa giocare a calcio. Se non giochi bene non vinci.

GIAMPAOLO A SKY SPORT

Vittoria costruita col primo tempo?

Sì, ai punti poi non si vince perché bisogna segnare. Nel primo tempo siamo stati sempre nella metà campo della Roma, poi abbiamo rischiato di andare sotto sul rigore. Era impensabile mantenere quel ritmo tutta la partita, siamo stati bravi nelle difficoltà in cui la Roma è venuta fuori. Siamo stati lucidi e ordinati, gli ingressi ci hanno dato qualità. E' stata la vittoria della squadra, quelli che hanno giocato meno ma hanno risposto alla grande. Questo mi rende più orgoglioso.

Mancano tanti titolari.

Rinunciare a Praet e Quagliarella è dura, sono contento perché gli altri hanno risposto con personalità, io spesso parlo di gruppo e obiettivi comuni, predico questo verbo. Sto sempre addosso ai miei calciatori, la risposta di oggi mi rende più felice della vittoria stessa.

Se manca Zapata non hai un altro giocatore così.

Beh, c'è Kownacki, è fresco e ha personalità. Non è Zapata, deve farsi ma il ragazzino mi piace e bisogna lavorarci. Caprari straordinario. Vivo, aveva l'argento addosso. Lui è forte, deve migliorare la sua autostima. Ho 4 attaccanti che mi soddisfano e stiamo bene così. Io spero che non vada via nessuno, questo sarebbe un grande acquisto.

GIAMPAOLO A RAI SPORT

Avete conquistato la vittoria dopo un grande primo tempo, tuttavia segnando nella ripresa quando invece stavate soffrendo la pressione della Roma.

E’ stato un primo tempo di grande intensità. Non pensavo di venire e fare una passeggiata e la squadra ha avuto la capacità di soffrire. Grande vittoria, la squadra è stata straordinaria, vittoria del gruppo, ampiamente meritata, nonostante le assenze di due giocatori fondamentali come Praet e Quagliarella.

Ora gli obiettivi sono cambiati?

No, il nostro obiettivo è sempre lo stesso: giocare bene perché se non partiamo da questo le partite non si vincono. Fissare gli obiettivi è inutile, dobbiamo continuare ad avere questa forza di squadra, poi vedremo dove saremo alla fine dell’anno.

A questo punto però la Samp deve avere delle ambizioni, non ci si può nascondere.

No, non ci nascondiamo però dobbiamo giocare bene al calcio. Bisogna raggiungere l’Europa League divertendoci, andando a ricercare l’aspetto ludico, perché tramite questo siamo più leggeri e abbiamo più possibilità di vincere le partite.

La Sampdoria gioca molto meglio con le grandi squadre rispetto che con le piccole. E’ così?

E’ proprio quello che dicevo, con le grandi giochiamo più condizionati, con le piccole invece hai il dovere di fare le cose, c’è un blocco psicologico. Le partite non devono diventare un peso. Ma le partite sono simili, sia con le grandi che con le piccole.

Se dovessi prendere un giocatore, in che zona del campo lo vorresti?

Io non voglio che sia ceduto nessuno, è ovvio che ora si è fatto male Praet e numericamente stiamo facendo delle valutazioni cercando di capire se è il caso di sostituirlo. Sono soddisfatto del rendimento dei miei calciatori.

GIAMPAOLO IN CONFERENZA STAMPA

Successo importante fuori casa?

Molte volte si danno giudizi affrettati. Vieni etichettato in un modo e i fatti smentiscono quel tipo di etichetta. Voglio sottolineare che questa è stata la vittoria del gruppo. Praet fuori, Quagliarella fuori, giocatori determinanti per noi. Sono stati sostituiti da chi ha giocato meno e hanno risposto presente nel momento del bisogno. Hanno disputato una partita di livello, probabilmente un grandissimo primo tempo, siamo stati bravi a soffrire nel secondo, non pensavo di venire a Roma a passeggiare. Sapevo che bisognava gestire i momenti della partita, lo stato emozionale. La squadra ha fatto bene, con piglio, ha avuto un livello di attenzione altissimo. Ha fatto una grande prestazione, in altre circostanze ci siamo ripetuti ed è andata male.

Il rigore?

Non ho pensato a niente, ci pensavo adesso. Nel primo tempo siamo quasi sempre stati nella metà campo della Roma, c’è stato un dispendio altissimo di energie, sono stati bravi i tre subentrati, Alvarez è un bravissimo palleggiatore, Kownacki dà profondità e Capezzi ha fatto bene alla fine. Barreto che partita ha fatto? Murru, Caprari stesso, significa che li conosco, so cosa possono dare. Poi c’è qualcuno che ha bisogno di trasmettere anche autostima, di essere positivo. Ma è la vittoria della squadra, la mia più grande soddisfazione è aver risposto presente alle difficoltà, significa che non sono mai stati trascurati da me.

Vittoria più importante da quando è alla Sampdoria?

Quando vinci a Roma o a San Siro sono vittorie di prestigio. Quest’anno abbiamo battuto anche la Juventus, due volte la Fiorentina. Fuori casa? Siamo la Samp, accontentatevi qualche volta.

Lotta Champions League?

No, la squadra deve giocare per divertirsi. Se fissiamo obiettivi e non giochiamo a calcio non significa nulla. Per produrre devi giocare, altrimenti si fissa l’obiettivo e senza mezzi di cosa parliamo? Non bisogna trascurare l’aspetto ludico del gioco del calcio. Se la palla è pesante, se correre è pesante non va bene. C’è grasso nella testa e non va bene. Il divertimento fatto in maniera seria ti invoglia a fare le cose giuste. Cerco di trasmettere questo sentimento.