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Franco Baldini, perché scappi e ti nascondi?

La sua presenza alla cena di Pallotta e i dirigenti con Spalletti è stata negata fino all'ultimo, anche all'inizio della sua seconda esperienza romanista entrò a Trigoria senza farsi vedere. Eppure per il presidente il suo parere è fondamentale...

Massimo Limiti

"Le ultime parole ufficiali di Franco Baldini con la Roma e per la Roma sono del 5 giugno 2013, esattamente 10 giorni dopo la finale del 26 maggio persa contro la Lazio. Una volta toccato il punto più basso dell’era americana, Baldini se ne è andato, risolvendo “consensualmente” il contratto e lasciando sul tavolo circa un milione di euro. Da quel giorno la Roma è stata presa in mano da Sabatini e non è mai scesa, praticamente, dal podio: seconda nel 2014, seconda nel 2015, terza nel 2016, seconda adesso. E poi chissà. Da un anno, però, Baldini è tornato ad occuparsi di storie romaniste, di corsi e ricorsi, tornando ad essere un consulente: una parola odiata all’epoca dei Sensi, quando la vecchia proprietà lo liquidò come “consulente di mercato”, e amataadesso, visto che l’escamotage gli consente di dire la sua - ascoltatissima da Pallotta - su tutto il mondo romanista, senza però metterci, ufficialmente, la faccia.

"In tutti i sensi, ovviamente. Come si cambia per non morire, cantava la sua amica Fiorella Mannoia, e mai canzone potrebbe essere più adatta per Baldini. Uno abituato a passare, con successo, dal calore romano a quello madrileno, finendo alla serietà londinese senza colpo ferire. Dal calcio al caffè, da Londra al Sudafrica, finendo sempre a Roma, senza però farsi vedere. Una volta è stato visto, all'inizio del Baldini 2.0, entrare a Trigoria a bordo di un suv, ma non essendoci foto è stato facile smentire. L’altra sera, alla pizzeria San Marco, mentre qualche gola profonda rivelava di averlo visto, la società smentiva ancora: “Avete le visioni”. E invece, come nelle migliori tradizioni gialliste di una Roma di notte sospesa tra l’inizio della primavera e qualche residuo d’inverno, ecco spuntare Baldini Franco, Franck, all’inglese, per chi non lo ama troppo. In macchina, cercando di coprirsi il volto con la mano, infastidito dalla presenza delle telecamere. Perché?

"A questa domanda, nella solare Trigoria e nella grigia Londra, nessuno risponde. Pallotta lo nomina (nell’intervista a una radio americana parla apertamente di “Franco, con cui ho discusso della panchina di Salah”), Spalletti è stato immortalato con lui a Firenze lo scorso maggio, Sabatini ha detto a Repubblica che uno dei centri di potere della Roma è a Londra, Monchi sembra faccia riferimento direttamente a lui. Sembra, appunto. Guai a chiedere diretta conferma però: il Baldini 3.0 ha scelto di rimanere dietro le quinte, importante sì, visibile mai. In fondo, anche questo lo cantava la Mannoia: “Il tempo non torna più. E ieri non eri tu, oggi chi sei?”. Già, chi è oggi Franco Baldini per la Roma?