Tensione tra la Roma e Ante Coric. Il giovane croato è il vero e proprio oggetto misterioso della rosa giallorossa, un mistero che fa parte dell'eredità del mercato di Monchi. Il centrocampista classe '97 è stato il primo acquisto del ds spagnolo, costato ben 6 milioni di euro al club capitolino. Una formula che è sintomo della grande fiducia nutrita dalla società in questo talento della Dinamo Zagabria, visto che ai croati andrà anche il 10% della futura rivendita del calciatore con un minimo garantito di 2 milioni. Il che porta il costo complessivo dell'operazione ad almeno 8 milioni. Un milione ogni sei minuti. Perché fino ad ora Coric ha messo insieme 48 minuti in 3 presenze, 2 in campionato e 1 in Champions League. Con due allenatori diversi. E il conto non sale neanche considerando le amichevoli di questa preseason con Paulo Fonseca. La Roma ha disputato 5 gare, ma contro Tor Sapienza, Trastevere, Gubbio, Rieti e Ternana, il 22enne croato non è mai sceso in campo. Accade spesso che durante la preparazione estiva i calciatori vengano risparmiati e gestiti per non evitare sovraccarichi. Quindi Coric ha messo a segno questo filotto poco invidiabile per problemi fisici? Neanche per sogno, almeno a giudicare dalla polemica alzata dallo stesso ex Dinamo Zagabria.
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Coric fermo all’imbarco: neanche Fonseca lo vede, il croato resta con le valigie in mano
Il centrocampista ha attaccato la società e l'allenatore sui social, sancendo così la rottura con i giallorossi: Petrachi dovrà mettersi all'opera per cederlo
SCHERMAGLIE - "Non sono infortunato", ha tuonato il classe '97 su Instagram. Una precisazione a corredo di una sua foto in campo durante una corsa e un'emoticon senza bocca. Come a dire: 'Non mi fate parlare'. Per ora a parlare è stato solo il campo, che in realtà è rimasto in silenzio tombale. Fonseca non lo calcola, così come era stato con Di Francesco che nella tournée americana lo aveva impiegato addirittura da esterno offensivo a sinistra. Uno status, quello attuale, che sa di rottura e che rappresenta il secondo round della polemica a distanza con la società. A gennaio, infatti, c'erano state le parole del padre di Coric: "Noi costretti ad accettare la Roma pur di andare via dalla Dinamo. Ante vuole lasciare l'Italia, ma la società non lo lascia partire anche se ci sono offerte". Dichiarazioni niente affatto gradite, anche se smentite, che hanno contribuito a non far decollare il rapporto tra il giocatore e il club. Tutt'altro. Coric sull'aereo Roma sembra non esserci mai salito, in ritardo rispetto ai compagni e ancora acerbotatticamente e fisicamente. Ad ora si può dire che il croato sia alle soglie del 'gate' e fatichi a trovare la carta d'imbarco mentre il club giallorosso lo tiene fermo ai controlli. Tra i compiti di Petrachi c'è anche quello di trovargli una sistemazione, perché la Roma non sembra avere intenzione di puntarci. E cercherà di piazzarlo fino all'ultimo giorno di mercato, in Italia o all'estero. Così Coric potrà raccogliere finalmente le valigie e salire sull'aereo, ma uno che porti lontano da Trigoria.
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