Durante la presentazione del nuovo libro di Walter Sabatini ‘Il mio calcio furioso e solitario”, all'interno del salone d'onore del Circolo Canottieri Aniene, è intervenuto anche Mauro Baldissoni (ex direttore generale dei giallorossi).
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Baldissoni: “Frenavo le discussioni di Sabatini. Periodicamente voleva andare via”
Sabatini su Baldissoni. "Le discussioni con Mauro ci sono state ma molto educate. E' molto freddo e anaffettivo ma è di intelligenza inesorabile.
Baldissoni su Sabatini. "Io frenavo le discussioni che faceva con gli altri. Periodicamente aveva una decisione irrevocabile di abbandono perché aveva litigato con qualcuno in società. L'ultimo giorno del mercato di gennaio di anni fa, questo giocatore lo avevamo dato in prestito a Brescia ma poi abbiamo deciso di venderlo al Sassuolo. Questo significa risolvere il prestito e girarlo a Sassuolo che lo avrebbe rigirato in prestito al Brescia. Dobbiamo anche ricordarci che c'era il fuso orario degli Stati Uniti per l'ok dell'operazione. Durante questa operazione, ha obbligato la segretaria a scrivere l'ennesima lettera di dimissioni e se ne è andato sbattendo la porta mentre io cercavo di avere l'ok dagli Stati Uniti di gente che non mi rispondeva.
Sabatini ha poi parlato di un giocatore ex Roma: “Radonjic l’ho portato a Trigoria a 15 anni. Era sbandato e aveva una famiglia turbolenta. Dormiva sulle panchine, non lo beccava mai nessuno. Alberto De Rossi in Primavera perdeva la testa, non sapeva mai se andava all'allenamento. Aveva sterzate e accelerazioni micidiali. Sono stato gravemente offeso da tanti perché avevamo speso 3 milioni di commissioni”. Siparietto tra i due subito dopo, infatti interviene Baldissoni che ricorda che ‘i milioni erano 4’.
Sabatini ha poi aggiungo: “Baldissoni ha combattuto al posto mio contro Pallotta. Le conferenze con Pallotta finivano dopo 30 secondi con tanti vaffanculo. Se Mauro non avesse messo le toppe, tante operazione saltavano e sarei saltato qualche mese prima anche io”
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