Il nome di Francesco Totti ha sempre significato molto per la Roma, ma anche per gli appassionati di calcio e per i giovani giocatori che cercano di emergere. È stato così anche Alvaro Ampuero, meteora della Serie A arrivata in Italia nel 2013 al Parma e che ha vissuto un pomeriggio indimenticabile all'esordio. Un debutto che è arrivato all'Olimpico il 17 marzo contro i giallorossi: "Ero stato convocato in tante partite, senza mai entrare. Il giorno prima di quel match mister Donadoni entrò nella mia stanza dicendo che avrei giocato da titolare come mezzala sinistra", racconta a 'La Republica'. Davanti all'allora 21enne la formazione di Aurelio Andreazzoli:"La Roma aveva uno squadrone, erano secondi o terzi in campionato. Io non avevo un compito in particolare, ma mi trovai davanti a Lamela e Totti. Io tenevo il pallone più che potevo - ricorda il peruviano che attualmente gioca in Azerbaijan -. Ho giocato 60 minuti, ma mi sembrava di aver giocato due partite. Ero morto, quella squadra volava e non si sarebbe fermata. Abbiamo perso 2-0 (in gol proprio Totti e Lamela, ndc), ma non abbiamo fatto male".
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Ampuero e l’esordio contro Totti: “Gli chiedevano tutti la maglia, a me bastava averlo visto da vicino”
L'ex Parma, che ha debuttato in Serie A all'Olimpico contro i giallorossi nel 2013, racconta le emozioni di quel giorno: "Quello stadio è incredibile. Francesco il mio idolo"
Ampuero rivive le emozioni dell'Olimpico:"È uno stadio incredibile, con quei tifosi, è spettacolare. In quei momenti ti riempi di adrenalina, ti motivi e dimentichi tutto". Tranne il fatto di giocare contro Francesco Totti:"È sempre stato il mio idolo.Non gli ho chiesto la maglia a fine partita, neanche ci ho provato perché sono uscito. Gli chiedevano tutti la maglia a fine partita. In panchina mi dicevo 'Ho già realizzato il sogno di giocare qui, giocare contro di lui, l'ho visto da vicino. Va bene così, la maglia è un extra".
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