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Ag. Giaccherini: “Andremo via dal Napoli. Gli piacerebbe la Roma, è una piazza che mette i brividi”

Parla il procuratore dell'attaccante del Napoli accostato in passato ai giallorossi: "Uno scambio tra lui e Mario Rui? E' un'idea, vediamo..."

Redazione

Furio Valcareggi, agente che cura gli interessi di Emanuele Giaccherini, è intervenuto ai microfoni di Teleradiostereo per fare il punto sulla situazione contrattuale del suo assistito, già accostato alla Roma nell'ultimo mercato invernale. Ecco le sue dichiarazioni:

Giaccherini alla Roma?

"Mi piacerebbe tutta la vita, me lo hanno chiesto l'anno scorso. Venni clandestinamente a Trigoria con Massara, passando dall'ingresso posteriore. Si parlò ma poi il Napoli decise che era incedibile e questo mi è dispiaciuto, perché a me Roma piaceva tanto. Giaccherini da una parte, Florenzi dall'altra, come in Nazionale. Emanuele poteva migliorare la Roma".

E poi che è successo col Napoli?

"Succede che Sarri lo vede esterno alto a destra. Noi stiamo bene, abbiamo un bellissimo contratto e a Giaccherini le cose o vanno bene o benissimo".

Avete parlato col Napoli della possibilità di farlo partire per farlo giocare di più?

"Il Napoli non fa operazioni missionarie, se manda via un giocatore lo fa perché ne prende altri migliori. Non si preoccupa delle presenze di Giaccherini. Sono loro decisioni di organico: io fino a qualche giorno fa pensavo che saremmo rimasti, ora credo che il Napoli al 90% lo dia via e al 10% lo tenga. Sarebbe un divorzio molto consensuale in caso, anche se mancano ancora due anni alla scadenza del contratto".

Il Napoli cerca con insistenza Mario Rui della Roma. Potrebbe intavolarsi una trattativa?

"Mi dai un bello spunto, che ti devo dire... Con la Roma ho un buon rapporto, vediamo. Mario Rui al Napoli piace, Sarri lo aveva ad Empoli e sappiamo che lui si ciba di rapporti avuti in passato con giocatori. Ora uno scambio Giaccherini-Mario Rui è un'idea. Sentirò Massara e vedremo".

Massara per te rimane alla Roma?

"Per me assolutamente sì. Pensi che vada all'Inter con Sabatini? Però ora è più che operativo a Roma. L'ho sentito circa 15 giorni fa, abbiamo parlato e mi ha parlato da romanista vero".

Allora richiamiamoci se dovesse avviarsi questa trattativa per portare Giaccherini a Roma.

"Emanuele può andare in 4-5 società, non oltre, perché guadagna tanto. Non può andare al Chievo per intenderci, perché guadagna come un giocatore che ha vinto gli Scudetti e che ha fatto 29 partite in Nazionale o 40 partite in Inghilterra. I calciatori guadagnano per quello che hanno dato, lui guadagna bene, sta bene ed è di assoluto rendimento. Ogni partita fa i suoi 14 chilometri di qualità infinita. Possiamo dire che a Giaccherini sicuramente piacerebbe la piazza di Roma, che per altro il mio babbo ha allenato per un anno. Roma ti fa venire i brividi, è fantastica".

In seguito Furio Valcareggi è intervenuto anche ai microfoni di Radio Crc ribadendo la volontà di andare via dal Napoli: "Giuntoli si arrabbierà con me, ma è evidente che dobbiamo andare via. Vediamo, presento un gran bel prodotto. Il suo problema è solo che guadagna troppo, pensate un po', quindi vediamo per un grande club. Di concreto però non c'è nulla. Forse il momento giusto sarà metà agosto, non abbiamo fretta, vogliamo fare le cose per bene. Sarri lo conosco benissimo, gioca con i suoi. Una volta è mancato Callejon, ha giocato Giak ed ha fatto pure gol. Lo vede come ala destra, non come mezz'ala, ma io lì proprio non ce lo vedo, non so cosa ci faccia lì, mi casca la televisione a vederlo lassù".

Poi sul trasferimento saltato al Torino prima di approdare in azzurro: "Non ci comportammo bene, provai a chiedere scusa anche a Cairo e Petrachi, ma non hanno nessun titolo per moralizzare il calcio. Un professionista nel calcio tra Torino e Napoli va a Napoli, capitano situazioni così ogni ora. Mihajlovic ha grande interesse, del resto fino ad un anno fa il giocatore era agli Europei. Ripeto, mi sono comportato male, Sinisa parlò con Giaccherini, poi si presentò il Napoli con soldi e Champions. I giocatori devono cogliere le opportunità. I giocatori non sanno fare molte altre cose, dopo i 35 anni devono vivere con quanto guadagnato e durante la carriera non devono regalare un euro".