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TESTA A TESTA Lazio-Roma: Totti-De Vrij, De Rossi-Mauri, Klose-Manolas

La storia di Garcia: dal derby del 2013 post finale Coppa Italia a quello di oggi decisivo per la Champions. Candreva e Anderson le frecce dell'arco di Pioli, Totti ancora punto di riferimento giallorosso

Giovanni Gallo

Dal derby al derby, questo è il percorso di Rudi Garcia sulla panchina giallorossa. Era settembre 2013 quando l'allenatore francese faceva il suo esordio nel primo derby dell'anno, la situazione era critica, la pressione psicologica altissima. La Roma veniva da quella famosa sconfitta nella finale di Coppa Italia, ma la calma e la sicurezza nelle parole della conferenza di vigilia rincuorarono tutti. Un gol di Balzaretti e un rigore nel finale di Ljajic permetterono ai giallorossi di battere la Lazio di Petkovic e proseguirono la loro marcia trionfale in campionato a punteggio pieno (10 vittorie consecutive, ndr). Oggi la situazione è sicuramente diversa, ma c'è un crocevia fondamentale che può portare alla Champions League direttamente o ai preliminari, che non sono per niente la stessa cosa. Se poi mettiamo che l'avversaria diretta è la squadra di Pioli, la pressione aumenta. Gli appuntamenti importanti non si possono più sbagliare.

TOTTI-DE VRIJ: Ormai sono anni che Totti è dato per finito, era così anche all'andata. Come in ogni derby, c'è qualche tifoso avversario che festeggia quando il capitano è in campo per una statistica che vedrebbe la Roma più volte vittoriosa in sua assenza. Detto fatto, doppietta e selfie sotto la Curva Sud in una partita tutta in rimonta. L'attaccante è carico, ha riposato in un numerose partite recenti, una gestione parsimoniosa da parte dell'allenatore come a volerlo risparmiare per questa gara fondamentale. Impossibile che possa abdicare dal primo minuto per Doumbia, sarebbe lesa maestà. Oggi affronterà una delle Lazio più difficili degli ultimi anni, la sconfitta nella finale di Coppa Italia era composta da due squadre 'brutte', senza gioco e identità, vinta da una delle due come poteva essere l'altra. Questa partita è diversa, avversaria con un bel gioco, difesa compatta, centrocampo completo, mentre la Roma è forte nel suo organico, ha quantità, ma i meccanismi non sono più fluidi, si fa fatica ad arrivare al gol. La cosa da sottolineare, però, è che questa partita è speciale, niente è mai come sembra. La difesa della Lazio è composta dalla coppia di centrali De Vrij-Gentiletti, il primo si è confermato nel tempo, dopo un periodo di ambientamento, il secondo è arrivato nella Capitale tra i sorrisini ironici, ma si è dimostrato solido. Coppia centrale che sa impostare l'azione con l'olandese, gioca bene di testa, mantiene la posizione e riesce anche a recuperare con intelligenza tattica. Lulic e Basta i terzini, l'ex Udinese è uno dei punti forti della formazione: crossa e difende con la stessa intensità. Iturbe da un lato e Ibarbo dall'altro dovranno aggredire per mantenere il baricentro avversario basso.

DE ROSSI-MAURI: Contrapposizione importante per le sorti della partita, Mauri gioca sulla trequarti e si butta spesso al centro dell'attacco per il colpo di testa, il gioco di sponda o arretra per il tiro dal limite. Un giocatore polivalente che nel derby si è fatto spesso sentire, dai suoi piedi partono numerose azioni offensive, sia per gli esterni che per il centravanti. Nel cuore del centrocampo Cataldi e Parolo sfideranno Naiggolan e Pjanic, anche se c'è il dubbio che Garcia possa cambiare qualche cosa per dare più vigore al reparto con l'innesto ulteriore di Keita. Pioli scenderà in campo con 4-2-3-1 che può diventare agilmente un 4-4-2 con l'arretramento degli esterni offensivi e Mauri sulla trequarti, o anche seconda punta, dietro a Klose che fa reparto da solo. La Roma dovrà cercare di colpire prima, colpire in contropiede potrebbe essere più efficace di creare gioco vista la difficoltà di portare palla in attacco velocemente. Parolo è molto pericolo con i suoi tiri dal limite, alle sue spalle rimane Cataldi che ruba bene il pallone. Da vedere come affronterà il suo primo derby  da 'grande' nella sua squadra del cuore.

KLOSE-MANOLAS: La difesa della Roma è il reparto con le maggiori incognite. Il ballottaggio tra Yanga Mbiwa e Astori non è roba da poco nel ruolo più decisivo. La mancanza di un vero centrale sinistro titolare si è riproposta sempre durante l'anno, l'assenza di Castan è pesata più del normale. Nella Lazio, dopo vari  esperimenti, Gentiletti ha preso il posto al fianco di De Vrij e formano una coppia solida. Manolas rimane imperturbabile al centro della difesa, dopo lo svarione del precedente turno di campionato, si è rialzato a testa alta e non ha accusato il colpo durante il resto della partita. Affrontare un attaccante come Klose, non sarà una preoccupazione, ma uno stimolo. Da un lato il tedesco ha tutte le caratteristiche adatte per il difensore che predilige incontrare giocatori che mantengono la posizione, usano spesso il corpo più che prendere il tempo, staccano di testa. Stasera la gara sarà difficile soprattutto per i terzini giallorossi, Garcia schiera ancora Florenzi a destra e Torosidis a sinistra, i due si sono comportati benissimo ogni volta che sono scesi in campo. Florenzi ha dimostrato di non essere un ripiego, ma di poter prendere quel ruolo con merito anche in ottica futura come prima scelta. Il 'Toro' a sinistra dimostra che le scelte di mercato in quel ruolo sono state deficitarie: Holebas e Cole non hanno mai convinto fino in fondo, anche se sono situazioni diverse. Candreva e Anderson sono due frecce nell'arco di Pioli, entrambi sono esplosi pian piano fino ad arrivare all'eccellenza nell'interpretare il ruolo di ala. I due saltano l'uomo con facilità, sono concreti sotto porta, calciano con entrambi i piedi e hanno grinta e resistenza da vendere. Un anno senza coppe europee li ha aiutati parecchi nel mantenere la condizione. Concludiamo come abbiamo  iniziato, dal derby al derby, solo che stasera siamo sicuri che sarà una bella partita su ritmi alti. Garcia lo sa, sa anche che vale tanto, forse più del suo primo derby.

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