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TESTA A TESTA Roma-Udinese: Dzeko-Danilo, Pjanic-Lodi, Manolas-Thereau

La squadra di Garcia va alla ricerca di punti all’Olimpico contro l’Udinese di Colantuono. I giallorossi cercano conferme dal reparto arretrato e aspettano i gol del centravanti bosniaco ma le sorprese possono arrivare dai calci piazzati

Redazione

Dopo aver conquistato la vetta della classifica la Roma è chiamata subito a confermarsi nel match infrasettimanale che la vedrà impegnata contro l’Udinese allo stadio Olimpico. I giallorossi si preparano ad una gara semplice solo sulla carta che li vede costretti a vincere per trovare continuità di risultati,  fiducia nei propri mezzi e nella propria forza, ma soprattutto per conservare il primato insidiato da un folto numero di inseguitrici. Rudi Garcia sembra intenzionato a confermare il 4-3-3, che tanto bene ha figurato nello scontro diretto del Franchi, nonostante i forfait obbligati di De Rossi e Salah, che si aggiungono alle indisponibilità di Keita, Totti e del lungodegente Strootman. L’Udinese viene da quattro risultati utili consecutivi e sembra aver trovato un pizzico di continuità dopo un inizio di campionato passato sulle montagne russe, mister Colantuono sembra orientato a confermare il collaudatissimo 3-5-2 per presentare una squadra solida che bada anzitutto a non prenderle. Che il punto di forza dei bianconeri sia la fase difensiva lo dicono i numeri, 11 gol presi - esattamente quanti ne ha subiti la compagine romanista - ma solo 9 gol segnati, l’impressione è che l’atteggiamento “difensivista” dei friulani non dovrebbe subire stravolgimenti proprio al cospetto del migliore attacco della Serie A.

DZEKO-DANILO: Dopo essersi fatto ammirare per una prestazione di sacrificio e dedizione contro la Fiorentina, Dzeko ha un’occasione importante per sbloccare la classifica dei marcatori. La Roma in casa sarà tenuta a fare la partita ed il centravanti bosniaco, parzialmente sgravato dal peso del lavoro di copertura, potrebbe iniziare a testare con più frequenza il feeling con il tandem di esterni che verrà schierato al suo fianco e al quale sarà affidato il compito di mettere la prima punta in condizione di aggredire l’area di rigore. Gli esterni giallorossi avranno, come sempre, un ruolo fondamentale nel tentativo di sfondare sui lati il muro difensivo bianconero allargando i centrali di difesa che, capitanati dal veterano Danilo, potrebbero stringersi al centro per sfruttare il supporto di tornanti che i dettami tecnici vogliono molto bassi. In questo quadro l’ispirazione di Gervinho e l’intelligenza tattica di Iago Falque potrebbero essere proprio gli ingredienti necessari ad innescare la vena realizzativa dell’attesissimo bomber giallorosso.

PJANIC-LODI: La sfida non è solo tra due dei migliori tiratori di punizioni del panorama nazionale ma soprattutto tra i due registi delle rispettive squadre. Pjanic sembra sulla via della definitiva consacrazione, sta mostrando una maturità inedita e una crescita esponenziale anche sul piano della leadership in campo. E’ lui a dettare i ritmi di gioco della mediana romanista, combatte e si sbatte nella lotta a metà campo ma riesce anche a mantenere la lucidità per trovare i compagni smarcati e avviare l’azione offensiva. Ci sarà bisogno delle sue invenzioni per scardinare un sistema di gioco molto chiuso che aspetterà gli attacchi romanisti con molti uomini dietro la linea della palla. Dall’altra parte dovrebbe essere assegnato a Lodi il compito di far ragionare la squadra in fase d’impostazione, Colantuono ha a disposizione centrocampisti molto muscolari e potrebbe aver trovato nel regista italiano il fosforo indispensabile per mettere in campo la sua idea di gioco.

THEREAU-MANOLAS: La difesa romanista, nonostante la prova confortante messa in mostra a Firenze, continua ad essere il tallone d’Achille dello squadrone giallorosso ma avrà la fortuna di affrontare un attacco friulano che, oltre a non essere molto prolifico, è anche spuntato dall’assenza di Zapata e dal probabile turno di sosta ai box assegnato a Di Natale. Il peso offensivo, allora, dovrebbe ricadere sulle spalle dell’ex clivense Thereau che dovrà affrontare le cure speciali riservategli da Manolas. La colonna greca della difesa romanista è, insieme a Digne, un insostituibile dell’undici di Garcia, contro l’Udinese è chiamato all’ennesima prova da leader di un reparto che ha bisogno di crescere nei sincronismi. L’avversario non va sottovalutato e ci sarà bisogno di mantenere la concentrazione alta per novanta minuti, perché le cure per il “mal di gol” che affligge la difesa giallorossa potrebbero essere proprio la ritrovata capacità di mantenere le linee molto strette ed il sacrificio in copertura degli esterni offensivi.

Giuliano Masciangioli