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TESTA A TESTA Roma-Juventus: Totti-Chiellini, Pjanic-Pogba, Tevez-Benatia

(di Giovanni Gallo) Ultima gara davanti agli spettatori dell’Olimpico, non vale lo scudetto, ma, forse,

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(di Giovanni Gallo) Ultima gara davanti agli spettatori dell'Olimpico, non vale lo scudetto, ma, forse, molto di più di quanto sembri. Undici punti di distanza tra Roma e Juventus non rappresentano la realtà dei fatti, i tifosi lo sanno e oggi una vittoria della Roma soddisferebbe, in minima parte, una stagione già piena di emozioni e record non conclusa con la vittoria della scudetto. Conte Vs Garcia è una delle molteplici sfide di questa gara, entrambi allenatori di carattere, ma con stili diversi.

TOTTI - CHIELLINI: Le gambe si muovono veloci per il capitano della Roma, mai quanto il pallone che fa correre per i compagni offensivi, Garcia lo sa bene e lo mette in campo al fianco di Destro, al rientro della lunga squalifica subita dopo la partita con il Cagliari. Il giovane attaccante ha segnato 13 reti in 1079 minuti: numeri da attaccante top, l'anno prossimo si avvicina la definitiva conferma, aggiungendo buona condizione fisica e carattere più maturo. Francesco Totti è l'ultimo baluardo del calcio italiano, se non mondiale, se non mi viene in mente Giggs. Saluta Javier Zanetti e il giorno dopo si invola verso una partita che vedrà tutto il mondo. Solo Prandelli non riesce a vedere la continuità delle sue prestazioni e l'ottima condizione fisica che dimostra dal primo all'ultimo minuto in campo. Fra qualche anno potrà tranquillamente giocare ancora da fermo a centrocampo, come Pirlo ha sempre fatto. Destro-Totti-Gervinho è il trittico di attacco dato per partente dal primo minuto, non è da sottovalutare il cambio Ljajic-Destro, con l'ingresso a partita in corso del giovane italiano. Nel primo caso Totti agirà da trequartista con Destro a fare molto movimento partendo dalla sinistra per poi accentrarsi con Totti a scalare indietro. Gervinho libero di imbucarsi e cambiare fascia a ogni evenienza. Barzagli-Bonucci- Chiellini saranno i tre difensori centrali della Juventus, niente di nuovo. La partita si vuole vincere da entrambi le parti, nessun cambio. Lichtsteiner e Asamoah gli esterni che fronteggeranno l'attacco romanista o vorranno mettere in difficoltà i terzini giallorossi.

PJANIC - POGBA: La sfida è particolare, entrambi non sono dei campioni in fase di interdizione, Pogba è più avvezzo, ma le caratteristiche principali sono altre. Li mettiamo in confronto perchè saranno uno di fronte all'altro sulla parte destra giallorossa del campo. Pirlo e De Rossi a sfidarsi in lontananza davanti alle rispettive difese e Marchisio-Nainggolan sulla parte sinistra. Ritornando ai primi sfidanti sono entrambi ambiti sul mercato e, fino a poco tempo fa, la possibilità di vederli nel Psg era molto alta. Due dei giocatori più rappresentativi del campionato italiano, che negli anni ha visto partire tutti i suoi maggiori esponenti. Pogba ha tutto: tiro da lontano, colpo di testa, agilità, intelligenza tattica, senso della posizione, fisico e recupero del pallone. Oggi cercherà di tenere alta la Juventus, mantenere il pallone provando anche il tiro da lontano. Skorupski è avvisato. Pjanic se è in giornata è un giocatore di una classe sopraffina che riesce adare il suo senso alla gara, ha avuto una crescita costante nel corso degli anni giallorossi e sembra che il prossimo anno si quello giusto per dare continuità alle sue prestazioni. Questo l'anno capito un pò tutti, se solo si vede la fila alla porta della dirigenza gillorossa.

TEVEZ - BENATIA: L'argentino sa di giocare una partita molto importante a livello di visibilità, la sua quasi certa esclusione dal gruppo mondiale argentino e la sua cattiverià/fame agonistica lo porteranno a giocare una partita con il 'sangue agli occhi'. Benatia è il giocatore che sarà orientato a marcarlo, seguirlo fino alla trequarti juventina, mentre Castan farà il suo dovere sul forte Llorente. L'unico dubbio per la Roma è l'inserimento di Torosidis al posto di Maicon oppure a sinistra per Dodo. L'opzione più probabile è la seconda, anche se il brasiliano sta facendo un allenamento personalizzato in vista mondiali, perdere una partita del genere non è nelle sue corde. Anche un Maicon al 60 % ha sempre fatto la sua differenza.