(di Giovanni Gallo) – Il weekend sportivo allunga i suoi tempi, arrivando a lunedì sera con il match che, come fascino e carica agonistica, è il più importante dell’intero turno. Roma e Juventus si affronteranno domani alle ore 20:45 allo stadio Olimpico.
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TESTA A TESTA Roma-Juventus: De Rossi -Matri, Viviani-Vidal, Taddei-Lichtsteiner
(di Giovanni Gallo) – Il weekend sportivo allunga i suoi tempi, arrivando a lunedì sera con il match che, come fascino e carica agonistica, è il più importante dell’intero turno. Roma e Juventus si affronteranno domani alle ore 20:45 allo...
Questa settimana il testa a testa sarà molto combattuto, tra giocatori che daranno il massimo per non sfigurare davanti le loro tifoserie, sintonizzate in ogni punto d’Italia, al di fuori dello stadio. Gara molto sentita che vede a capo due giovani allenatori, entrambi alle prime esperienze da “grandi”, con Enrique anagraficamente più giovane di Conte di un solo anno. Da questo anticipo di confronto partiamo con il testa a testa di oggi:
DE ROSSI – MATRI: Uno scontro molto inusuale! Non per le qualità di De Rossi, il giocatore ha grandi doti difensive, ma per il ruolo che coprirà. Con Burdisso – Kjaer – Cassetti indisponibili e Juan squalificato, De Rossi sarà in pianta stabile difensore centrale e non per alcuni momenti della partita, come già capitato nel momento in cui la squadra attacca rimanendo scoperta. Il giallorosso avrà davanti a se Matri, attaccante moderno dotato di buona tecnica individuale, bravo sia di destro che di sinistro. L’attaccante sarà il terminale offensivo del gioco di Conte, basato sulle aperture provenienti dalle fasce, data anche la sua buona abilità nei colpi di testa. De Rossi potrà contrastare il giocatore nel gioco aereo essendo questa una sua qualità, inoltre fisicamente sono simili (De Rossi 184 cm x 83 kg, Matri 183 cm x 80 kg). Il giallorosso dovrà evitare che il pallone filtri da vie centrali tramite Marchisio o Pirlo, per lo scatto e l’agilità dell’attaccante che fino ad oggi ha la media di un gol ogni due partite.
VIVIANI – VIDAL: Un’altra sfida inedita ma per motivi differenti, è questa tra i due centrocampisti. Il giocatore Federico Viviani (19 anni,24-03-1992) è dato come probabile titolare nel centrocampo giallorosso, una notizia “romantica”, di un giovane primavera romanista che potrebbe esordire in uno dei match più titolati nel campionato italiano. Per annullare la sua prestazione fatta di possibili geometrie per amministrare il gioco, avrà di fronte Vidal. Il giocatore della Juventus fino ad oggi ha mostrato buone qualità atletiche e di resistenza, condite da grande grinta (12 partite effettuate con 879 minuti giocati e 78 % dei contrasti vinti). Il giovane giallorosso dovrà giocare d’anticipo sfruttando la sua buona tecnica, cercando di imbeccare i centrocampisti avanzati o duettare con il capitano Totti per l’ultimo passaggio agli attaccanti. Sarà una gara basata sul carattere, con Viviani che ha già dimostrato in altre occasioni (come il palcoscenico europeo) di essere molto maturo nonostante la giovane età.
TADDEI – LICHTSTEINER: Questo ultimo incrocio potrebbe essere molto rilevante per l’andamento della partita, fatto in una zona del campo che sarà battuta spesso da entrambi i giocatori, per il gioco che vogliono inculcare i due allenatori. Taddei è stato adattato in quel ruolo di terzino - incursore, ma è sembrato trovarsi bene sia in fase difensiva e soprattutto offensiva, sua dote naturale. Di contro avrà un giocatore che ben conosce, dopo vari derby capitolini giocati e che per un certo verso svolgerà le sue stesse mansioni sul campo.
Entrambi sembrano aver sopperito a qualche lacuna difensiva che li caratterizzava in passato, con lo svizzero che ha effettuato un gran minutaggio (13 partite sempre da titolare, senza mai essere sostituito e 1170 minuti giocati) in una difesa che ha subito 10 gol (seconda dietro l’Udinese con soli 7 gol al passivo). Entrambi avanzeranno sulla fascia allargandosi, puntando il giocatore o crossando al centro verso attaccanti ben dotati di testa (Borriello – Matri –Osvaldo). Chi prevarrà nella fase offensiva riuscirà a creare il gioco che la propria squadra sta ricercando, riuscendo forse, a trovare la chiave per aprire l’intera partita.
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