Dopo la scoppola rimediata dal Barcellona la squadra di Garcia ha bisogno di una vittoria per scacciare i fantasmi della passata stagione, il match casalingo contro l’Atalanta dell’ex laziale Reja però è di quelli che nascondono più di un’insidia e che non bisogna sottovalutare. La squadra bergamasca è solida e pericolosa in contropiede, può far male ad un avversario che intende scoprirsi per cercare il vantaggio e, pur non essendo una macchina da gol, ha elementi di qualità nel reparto offensivo. Il numero di gol incassati è per entrambe le formazioni di 15 reti al passivo ma, ovviamente, la Roma ne ha segnati molti di più: 29 gol fatti contro i soli 13 atalantini che non trovano la via della porta da ben tre partite. Tuttavia il prolifico attacco giallorosso dovrà fare ancora a meno delle sue frecce, la difesa continua a fare acqua, ci sono tutti gli elementi insomma per evitare di prendere sotto gamba un impegno che può essere considerato agevole solo sulla carta. Il tecnico romanista dovrebbe riproporre il 4-3-3 ma il suo compito va oltre l’aspetto tattico,dovrà essere in grado di restituire grinta e fiducia ad un collettivo che non può permettersi altri passi falsi. Davanti si troverà una formazione dal modulo speculare ma difensivamente orientato, molto compatto, pronto ad attendere e ripartire.
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TESTA A TESTA Roma-Atalanta: Dzeko-Paletta, Nainggolan-De Roon, Florenzi-Gomez
I giallorossi cercano il riscatto dopo la serataccia europea ma troveranno una squadra solida, grintosa e pronta a colpire in contropiede
Dzeko-Paletta: In questa Roma in emergenza, di uomini e psicologica, c’è più che mai bisogno dei gol di Edin, trovare la via della rete con continuità deve essere la sua missione e metterlo in condizione di farlo quella dei suoi compagni. Iago Falque e Iturbe hanno le caratteristiche per puntare l’uomo e creare la superiorità ma anche per crossare in mezzo palloni giocabili per il bomber bosniaco che con la sua fisicità può essere incontenibile; lui dal canto suo, impegnando la retroguardia avversaria quasi da solo, può aprire spazi in una difesa presumibilmente serrata. Le chiavi del bunker atalantino verranno affidate all’esperto Paletta che potrà contare su compagni di reparto molto rodati, oltre che su due terzini più di copertura che di spinta.
Nainggolan-De Roon: Il centrocampo bergamasco svolge prevalentemente un’azione di filtro, è composto da elementi che fanno della rottura del gioco la loro caratteristica prevalente. L’olandese De Roon, al debutto nel campionato italiano, ne è un esempio lampante, giocatore ruvido ma pratico che bene si è adattato ai ritmi del calcio nostrano. Sarebbe logico trovare nella classe di Pjanic, nella sua fantasia, l’ingrediente essenziale per ottenere un buon risultato ma, dopo la serataccia del Camp Nou, è la grinta e la cattiveria agonistica di Nainggolan l’elemento che ogni tifoso giallorosso vorrebbe non veder mancare nei prossimi novanta minuti.
Florenzi-Gomez: Dopo la prestazione europea quantomeno discutibile di Maicon il ruolo di terzino destro dovrebbe passare al jolly Florenzi e il cliente di giornata non sarà dei più semplici. Il ‘Papu’ Gomez è un esterno abbastanza prolifico in zona gol ed è in grado di inventare la giocata per il compagno, con le sue tre reti è il capocannoniere – a pari merito con l’assente Pinilla – della squadra e con la rapidità e la tecnica che lo contraddistinguono sarà meglio non concedergli troppo spazio in ripartenza. Moralez, il suo omologo dall’altro lato, e Denis completano un reparto affiatato ed in grado di pressare bene i tentativi di impostazione dalle retrovie. I centrali giallorossi sono avvertiti.
Giuliano Masciangioli
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